19 aprile 2014

HASEE TOH PHASEE




Come sarebbe noioso il mondo senza le commedie romantiche. Quasi non riesco a immaginarmelo. Il giorno in cui spariranno dalla faccia della terra emigrerò su qualche nuovo pianeta (purchè dotato di prese elettriche) portando con me solo un computer, un hard disk e una pila di dvd. A scongiurare l’estinzione di questo antidoto miracoloso alla noia per fortuna c’è il cinema indiano, un’onorabile industria che non ha ancora smesso di sognare e lancia sul mercato iniezioni di positività e di calore per dare un tocco diverso alla vita di tutti i giorni. Hasee Toh Phasee è una commedia romantica a tutto tondo, per gli amanti del genere una tazza di gelato da gustarsi nel luogo più confortevole della casa.

TRAMA
Nikhil (Sidharth Malotra), cerca di sfondare ma è a corto di finanziatori, il fidanzamento con la ricca Karishma (Adah Sharma), stilosissima aspirante attrice di bollywood, potrebbe porre fine ai suoi problemi, fino a che non spunta fuori dal nulla Meeta (Parineeti Chopra), la sorella stravagante e imbottita di psicofarmaci che la futura sposa vorrebbe nascondere agli occhi della famiglia in occasione delle sue nozze.

Da quando si inizia ad apprezzare un film? Qual è il momento in cui si decide se è amore oppure no? Un attimo è sufficiente per far scuocere la pasta e far scendere a picco la qualità del migliore dei piatti. Non mi ricordo quando il minuto decisivo è scoccato, so’ solo che dopo un inizio freddino di colpo ho iniziato a seguire il film con divertimento e attenzione, il tempo ha preso a volare e ancora, a distanza di ore, sembra irrintracciabile. Il finale è arrivato senza che me ne accorgessi  lasciandomi una sensazione positiva, e tanta voglia di aprire un file word per intraprendere una recensione.
Le ragazze della porta accanto ora sono di moda e la scaltra Parineeti si sta costruendo una carriera brillante sulla sua immagine da persona comune, chiacchierona, energica e dal sorriso smagliante. Mi piace, mi convince sempre di più, la sua carica e la sua autoironia fanno girare le scene dal verso  giusto. Ma fin qui niente di nuovo.  Poi sono arrivate le parti più emotive e difficili da interpretare, e da lì ho finalmente imparato ad apprezzarla in tutte le sue sfumature, rompendo una volta per tutte un grosso (ed errato) pregiudizio dal nome “Parineeti cugina di”.  Sidharth si muove bene, è un bel ragazzo ma non mi trasmette più di tanto, non mi impazzisce l'ormone, forse semplicemente non è il mio tipo ma come attore non è affatto da buttare. La  sua personalità è in linea con il personaggio di Nikhil, la sua interpretazione è molto spontanea, gli ci vorranno anni forse per smettere di essere lo “studente dell’anno” però ci siamo, l’autostrada è lunga ma l’indirizzo impostato nel navigatore è quello giusto.
Si sente lo zampino di Karan Johar, eccome, nello stile generale della pellicola, nei colori abbinati, nella qualità impeccabile delle riprese, negli arredi, nella creazione di ambienti interni, ed esterni, anche troppo belli per essere veri (e infatti si tratta quasi sempre di sets).  Immagino che dietro ad una scena sensuale e delicata, racchiusa in pochi secondi, e di forte impatto, ci sia non tanto la mano del regista quanto quella di Karan, un pittore famoso che lascia in HTP una pennellata indelebile. Se non è un colpo del maestro si tratta comunque di un’imitazione degna d’onore.
La storia? Un inizio prevedibile e un finale classicissimo. E’ tutto quello che c’è nel mezzo a fare la differenza. Dopo aver pensato più di una volta che l’overacting di Parineeti nella prima parte fosse fuori luogo, e che le espressioni di Sidharth Malhotra non cambiassero mai, ho dovuto attendere un’altra manciata di minuti per rimangiarmi tutto e rilassare le guance, finalmente con un sorriso. I due protagonisti sono un abbinamento un po’ bizzarro ma in linea con l’evoluzione della storia, che immaginavo un semplice a boy – meets – a girl, e invece ci ho trovato molto di più, frugando in una piacevole confusione tra colorate canzoni, baraonde familiari, alcune scene simpatiche e altre molto intense ed emozionanti (affidate soprattutto alla protagonista femminile, una vera a propria Leader).  Potrà non essere un film perfetto ma sicuramente vale il tempo e il denaro spesi per guardarlo, non c’è un limite ben preciso tra il delirio e la filosofia, oltre che a una ritmata punjabi wedding song, e magari pure le piogge monsoniche, il cielo grigio di Mumbai e una bella indigestione di vada pav.

Il mio giudizio sul film : *** 3/5
ANNO : 2014
REGIA:  Vinil Mathew
TRADUZIONE DEL TITOLO : Se ti sorride è in trappola!

CAST :
Parineeti Chopra ………………… Meeta
Sidharth Malhotra ………………. Nikhil
Adah Sharma ………………… Karishma
Manoj Joshi ……………………… Il padre di Meeta e Karishma

COLONNA SONORA : Vishal & Shekhar
PLAYBACK SINGERS: Vishal, Shekhar, Sunidhi Chahuan, Benny Dayal, Shreya Goshal, Shafqat Amanat Ali, Nupur Pant, Chinmayi Sripaada, Sanam Puri, Shipria Goyal.

QUALCOS’ALTRO:
Il film è stato prodotto da Karan Johar in collaborazione con Anurag Kashyap , Vikramaditya Motwane e Vikas Bahl.
Per pochi secondi Karan Johar compare in una scena della pellicola.
Il regista Vinil Mathew compie con Hasee toh Phasee il suo debutto cinematografico. La sua gavetta è stata al fianco di due autori di tutto rispetto delle cinematografie del sud, Bharath Bala e Santosh Sivan.


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