18 ottobre 2010

NADIYA KE PAAR




Nadiya ke paar canta attraverso le immagini. Un film semplice e poco conosciuto dalla fotografia incantevole, girato con stile ma attento a proteggere la sua dimensione rustica e spontanea. Totalmente ambientato in un villaggio dell’India del Nord, ricreato nei dettagli appositamente per il film, celebra la ciclicità della vita, il susseguirsi degli eventi che la cambiano irrimediabilmente, la forza dei legami, la scintilla scoppiettante dell’attrazione, l’amore innocente e puro, l’armonia, il dolore, il senso del dovere e la negata libertà di scelta di fronte alle tradizioni.


TRAMA
Le nozze di Omkar e Roopa riuniscono due famiglie in allegre celebrazioni, durante le quali, Chandan, fratello dello sposo si diverte a scherzare e combinare dispetti a Gunja, sorella della sposa. Dalla semplice amicizia nasce una nuova attrazione ma un’improvvisa tragedia li richiama alle proprie responsabilità.



La belle colonna sonora di Ravindra Jain, la pura liricità delle immagini, conferiscono un qualcosa di assolutamente speciale ad un film quieto, silenzioso e modesto, che, se non fosse stato girato con così tanta cura e passione, non avrebbe avuto niente di nuovo da offrire e sarebbe potuto sprofondare facilmente nel patetico e nel melò ( come accadrà al suo remake anni ’90 Hum Aapke hain Kaun). Il fatto che gli attori non fossero acclamate superstar, ma volti semi – sconosciuti ha aiutato la narrazione a concentrarsi sui rapporti tra i personaggi rispetto che sui loro volti , le scelte, anche le più dolorose e irrazionali grazie a questo divengono coerenti e comprensibili.

La naturalezza diviene la parola d’ordine e il vero protagonista è il paesaggio, la terra in cui nascono i protagonisti, la società nella quale vivono e muoiono, gli equilibri familiari per i quali sono disposti a sopprimere le proprie passioni, la vita rurale con i suoi usi e costumi, le sue strade polverose, i tramonti, gli aridi paesaggi, il tranquillo e quieto scorrere del fiume.



Il mio giudizio sul film *** 3,5 / 5


ANNO : 1982

REGIA: Govind Moonis


TRADUZIONE DEL TITOLO: Accanto al fiume


CAST:


Sachin…………. Chandan
Sadhana Singh………… Gunja
Mitali……………………….. Roopa
Inder Thakur…………… Omkar
Leela Mishra……………….. Kakhi


COLONNA SONORA: Ravindra Jain

PLAYBACK SINGERS: Hemlata, Jaspal Singh



QUALCOS’ALTRO


I dialoghi del film sono interamente scritti in Bhojpuri Hindi, e il villaggio è stato idealmente riprodotto per assomigliare ad una località dell’Est Uttar Pradesh.


La frase più celebre del film “Hum aapke hain kaun? / chi sono io per te ?” ,pronunciata ripetutamente dai protagonisti, diventerà il titolo del remake di Sooraj Barjatya nel 1994.


Il regista, Govind Moonis, lavorò alla sceneggiatura di molti film hindi, tra cui Chalti Ka Naam Gadi, commedia di successo con Kishore Kumar che gli fece vincere un Filmfare Award come Best Writer e Raat aur Din di Satyen Bose, celebre doppio ruolo (e ultimo film) dell’attrice Nargis.



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