Mentre stanno già girando il prossimo film, Bol Bachchan, Rohit Shetty e Ajay Devgn, l'inossidabile duo di Golmaal 3 e All the best: fun begins, imperversano nelle sale indiane dallo scorso luglio con Singham, remake del film Tamil del 2010 Singam.
TRAMA
Bajirao Singham (Ajay Devgn) è un onesto poliziotto, punto di riferimento della piccola comunità di Shivgarh, vicino Goa. A causa di uno scontro con Jaikant Shikre (Prakash Raj), boss mafioso di Goa, Singham sarà trasferito in città. Nella nuova centrale di polizia dovrà affrontare il criminale proprio sul suo territorio.
RECENSIONI
The Times of India ****
Singham è un prodotto kitsch, retrò, eccessivo, con sequenze d'azione ad alto voltaggio, scene al rallentatore, dialoghi infuocati pronunciati a tutto volume. E' un film per gli appassionati del genere pronti a viaggiare nel tempo sino agli anni settanta e ottanta, gli anni degli eroi giovani e arrabbiati e del cinema esagerato e per nulla realistico. Del resto, il retrò non è attualmente chic? Singham è un'esplosione potente che giunge dal passato e che lascia lo spettatore barcollante sotto il peso del suo impatto. Nato come tributo alle pellicole d'azione non adulterate dell'era di Amitabh Bachchan, nelle quali mega eroi combattevano a mani nude mega malvagi, questo film diretto da Rohit Shetty induce il pubblico a sogghignare e ad applaudire di gioia. Singham non lascia davvero nulla all'immaginazione e si richiama al solo testosterone. Complimenti a Jai Singh per aver regalato al cinema contemporaneo alcune delle più esplosive e coraggiose scene d'azione, dal sapore retrò ma realizzate con moderna finezza. I personaggi interpretati da Ajay Devgn e da Prakash Raj sono caratterizzati in modo forte, ed emergono come uno dei migliori duo di rivali ammirati di recente su grande schermo. Entrambi gli attori catturano l'attenzione con le loro performance. Il punto di forza di Singham è che per la prima volta vi sono un eroe e un villain che paiono perfettamente combinati nei loro poteri. I due sembrano determinati a mettersi in ombra l'un l'altro: i loro scontri sono grandiosi ed offrono implacabili, dall'inizio alla fine, puro masala in dosi massicce. Non aspettatevi della sperimentazione e vi divertirete un mondo. Inoltre Singham, pur essendo un prodotto commerciale, tocca la corda emotiva della lotta alla corruzione, tema tornato d'attualità negli ultimi tempi. La storia d'amore è tiepidissima, ma fortunatamente marginale.
Nikhat Kazmi, 21.07.11
La recensione integrale.
Hindustan Times *1/2
Nikhat Kazmi, 21.07.11
La recensione integrale.
Hindustan Times *1/2
In Singham i produttori sono innanzitutto chiaramente orgogliosi delle sequenze d'azione, per le quali vengono accreditati non solo un direttore ma anche un ideatore: il regista Rohit Shetty. Sarebbe stato un bel gesto menzionare le influenze (vedi Red, con Bruce Willis). Singham sembra da ogni punto di vista un film di altre cinematografie indiane doppiato in hindi, sebbene pieno di cliché in modo da risultare estenuante persino per gli standard del pubblico da monosala del sud dell'India. Il protagonista è un giovane Rajnikanth macho, baffuto, dalla pelle scura, che offre ai suoi subalterni (e paganti) spettatori uno scopo morale, uno sfogo contro malfattori e politici e una completa catarsi. Chi altro, a parte l'eroe di una pellicola desi, potrebbe farlo? E il pubblico si sente vendicato.
Mayank Shekhar, 22.07.11
La recensione integrale.
Diana **
Secondo Kajol, meravigliosa attrice e moglie di Ajay, alla proiezione di Singham, gli spettatori, dopo solo cinque minuti dall'inizio del film, applaudivano, fischiavano e urlavano entusiasti. Ci possiamo credere visti anche gli ottimi incassi della pellicola.
E' evidente che questo genere di prodotto renda, altrimenti non si spiegherebbe perchè Rohit Shetty continui a fare e rifare sempre lo stesso tipo di film. La sceneggiatura è un esilissimo pretesto, stavolta si tratta di un poliziotto duro e puro che non solo non compromette la propria integrità ma rende giustizia a tutti gli umiliati e offesi. Le scene d'azione sono ridondanti, girate al rellantatore, inoltre gli scontri corpo a corpo sono conditi da voli, capriole e mosse che nessuno farebbe mai in caso di reali zuffe (com'è possibile che tutti i ceffoni dati da Singham siano preceduti da un grosso salto e quindi vengano rifilati sempre dall'alto?). Non manca la storia a tinte rosa e qualche battutta umoristica. A tenere tutto insieme sono i muscoli impressionanti di Ajay Devgn, che a dire il vero, fa bella figura nella sua uniforme cachi. Quelli che più contano però sono i valori tradizionali veicolati da Singham. Evidentemente c'è ancora bisogno di difendere la virtù delle fanciulle, combattere il sistema e soddisfare il desiderio di rivincita dei più deboli. Tematiche che continuano ad avere presa nel profondo degli spettatori, a bollywood come a hollywood dove, per esempio, non si smette di produrre film in cui i protagonisti sono addirittura supereroi.
Gli amanti del genere troveranno Singham molto rassicurante, per gli altri sarà una noia mortale.
Il bello:
- La scena della sollevazione popolare di solidarietà nei confronti di Singham, mostrata nel film.
Il brutto:
- La totale assenza di ironia e di autoironia.
- La concezione un po' antiquata che sta dietro alla realizzazione di questa pellicola.
- L''immancabile retorica.
- Solo tre canzoni (una nei titoli di testa) in due ore e venti.
LA SCHEDA DEL FILM
Cast:
Bajirao Singham - Ajay Devgn
Jaikant Shikre - Prakash Raj
Kavya Bhosle - Kajal Agarwal
Gotya - Sachin Khedekar
DSP Patkar - Murli Sharma
L'ispettore Rakesh Kadam - Sudhanshu Pandey
Megha Kadam - Sonali Kulkarni
Manikrao Singham - Govind Namdeo
L'ispettore Abbas - Ankur Nayyar
Scritto da Yunus Sajawal
Diretto da Rohit Shetty
Musiche di Ajay Gogavale e Atul Gogavale
Coreografie di Ganesh Acharya
Prodotto e distribuito da Reliance Entertainment
Anno 2011
AWARDS
ZeeCine Awards 2012
- Best Actor in a Negative Role - Prakash Raj
CURIOSITA'
- Era il 1991 quando Ajay Devgn esordiva con il film Phool Aur Kaante, vincendo il suo primo Filmfare Awards per il miglior debutto. Uno degli assistenti alla regia era proprio Rohit Shetty.
Da allora i due hanno collaborato molte volte e Rohit ha voluto che Ajay fosse il protagonista di tutti i suoi film.
Il sodalizio ventennale tra Rohit Shetty e Ajay Devgn.
- Il dietro le quinte delle scene d'azione di Singham
- Singham contiene alcune citazioni della colonna sonora di altri film bollywoodiani, Dabangg, Tees Maar Khan e Ready. Inoltre mostra alcuni secondi di Murder.
- Kajal Agarwal è soprattutto un'attrice del cinema Telegu. Per saperne di più: I VOLTI FEMMINILI DEL CINEMA TELUGU.
Il sito ufficiale del film.
Mayank Shekhar, 22.07.11
La recensione integrale.
Diana **
Secondo Kajol, meravigliosa attrice e moglie di Ajay, alla proiezione di Singham, gli spettatori, dopo solo cinque minuti dall'inizio del film, applaudivano, fischiavano e urlavano entusiasti. Ci possiamo credere visti anche gli ottimi incassi della pellicola.
E' evidente che questo genere di prodotto renda, altrimenti non si spiegherebbe perchè Rohit Shetty continui a fare e rifare sempre lo stesso tipo di film. La sceneggiatura è un esilissimo pretesto, stavolta si tratta di un poliziotto duro e puro che non solo non compromette la propria integrità ma rende giustizia a tutti gli umiliati e offesi. Le scene d'azione sono ridondanti, girate al rellantatore, inoltre gli scontri corpo a corpo sono conditi da voli, capriole e mosse che nessuno farebbe mai in caso di reali zuffe (com'è possibile che tutti i ceffoni dati da Singham siano preceduti da un grosso salto e quindi vengano rifilati sempre dall'alto?). Non manca la storia a tinte rosa e qualche battutta umoristica. A tenere tutto insieme sono i muscoli impressionanti di Ajay Devgn, che a dire il vero, fa bella figura nella sua uniforme cachi. Quelli che più contano però sono i valori tradizionali veicolati da Singham. Evidentemente c'è ancora bisogno di difendere la virtù delle fanciulle, combattere il sistema e soddisfare il desiderio di rivincita dei più deboli. Tematiche che continuano ad avere presa nel profondo degli spettatori, a bollywood come a hollywood dove, per esempio, non si smette di produrre film in cui i protagonisti sono addirittura supereroi.
Gli amanti del genere troveranno Singham molto rassicurante, per gli altri sarà una noia mortale.
Il bello:
- La scena della sollevazione popolare di solidarietà nei confronti di Singham, mostrata nel film.
Il brutto:
- La totale assenza di ironia e di autoironia.
- La concezione un po' antiquata che sta dietro alla realizzazione di questa pellicola.
- L''immancabile retorica.
- Solo tre canzoni (una nei titoli di testa) in due ore e venti.
LA SCHEDA DEL FILM
Cast:
Bajirao Singham - Ajay Devgn
Jaikant Shikre - Prakash Raj
Kavya Bhosle - Kajal Agarwal
Gotya - Sachin Khedekar
DSP Patkar - Murli Sharma
L'ispettore Rakesh Kadam - Sudhanshu Pandey
Megha Kadam - Sonali Kulkarni
Manikrao Singham - Govind Namdeo
L'ispettore Abbas - Ankur Nayyar
Scritto da Yunus Sajawal
Diretto da Rohit Shetty
Musiche di Ajay Gogavale e Atul Gogavale
Coreografie di Ganesh Acharya
Prodotto e distribuito da Reliance Entertainment
Anno 2011
AWARDS
ZeeCine Awards 2012
- Best Actor in a Negative Role - Prakash Raj
CURIOSITA'
- Era il 1991 quando Ajay Devgn esordiva con il film Phool Aur Kaante, vincendo il suo primo Filmfare Awards per il miglior debutto. Uno degli assistenti alla regia era proprio Rohit Shetty.
Da allora i due hanno collaborato molte volte e Rohit ha voluto che Ajay fosse il protagonista di tutti i suoi film.
Il sodalizio ventennale tra Rohit Shetty e Ajay Devgn.
- Il dietro le quinte delle scene d'azione di Singham
- Singham contiene alcune citazioni della colonna sonora di altri film bollywoodiani, Dabangg, Tees Maar Khan e Ready. Inoltre mostra alcuni secondi di Murder.
- Kajal Agarwal è soprattutto un'attrice del cinema Telegu. Per saperne di più: I VOLTI FEMMINILI DEL CINEMA TELUGU.
Il sito ufficiale del film.