Emraan Hashmi, nel corso di una carriera costellata di successi, ha commesso anche qualche passo falso, senza comunque compromettere il bacino di fedelissime fan conquistate grazie al suo sex appeal. Negli ultimi tempi ha affascinato un settore più ampio di pubblico interpretando in modo convincente ruoli drammatici in pellicole quali Raaz - The mystery continues, Tum Mile e soprattutto Once upon a time in Mumbaai. Il cugino Mohit Suri è noto per aver diretto in passato film insoliti - sempre con Emraan nel cast, ad eccezione di Woh Lamhe -, fra i quali spicca l'interessante Kalyug, girato a soli 24 anni. I due tornano ad incendiare il botteghino proprio questa settimana con l'attesissimo Murder 2.
Crook non costituisce un buon esempio della loro collaborazione. Emraan esegue diligentemente quanto gli viene richiesto: si atteggia a ragazzaccio sciupafemmine rubando ancora una volta la scena con la sua carismatica fisicità, malgrado la tipicizzazione del ruolo stia ormai scontentando anche l'attore. Ma Mohit Suri? Purtroppo non è solo la sceneggiatura di Crook (redatta da Ankur Tewari) a deludere: la pellicola è diretta con una sciatteria e una superficialità imperdonabili. In Kalyug Mohit aveva dimostrato di saper gestire con perizia denuncia e intrattenimento, rispetto per le figure femminili e morbosità: il risultato merita di essere visto per l'originalità - nella cinematografia hindi - del tema sviluppato (pornografia, prostituzione, traffico internazionale di esseri umani, siti web a luce rossa) e per l'inusualità della confezione.
In Crook la magia non si ripete: il film precipita inarrestabilmente verso l'intrattenimento più trito e verso una morbosità inopportuna. L'argomento degli scontri razziali viene trattato in modo imbarazzante (unico aspetto positivo: la condanna di tutte le etnie coinvolte). La sintonia fra Emraan e la sua partner, Neha Sharma, è sciupata da una storia inesistente. L'eccessiva drammatizzazione, la retorica e gli stereotipi scontentano pubblico e critica. I personaggi, in primo luogo quelli occidentali, sono mal scritti. Crook colleziona errori e occasioni sprecate. Spiace per i Bhatt, che in passato si sono sforzati di offrire prodotti sempre fuori dal coro. E spiace per Emraan, attore ormai maturo che merita ruoli migliori.
TRAMA
Jai (Emraan Hashmi) viene spedito dal padre adottivo (Gulshan Grover) a Melbourne affinchè giri al largo dai guai. In Australia Jai diventa Suraj, fa il tassista, incontra la ballerina di lap dance Nicole (Shella Alan), si innamora di Suhani (Neha Sharma), ed entra in rotta di collisione con i fratelli delle due ragazze, Russell (Francis Chouler) e Samarth (Arjan Bajwa). Sullo sfondo, gli scontri razziali che contrappongono indiani e australiani.
ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE
Nella cinematografia popolare hindi i personaggi sono spesso stereotipati. In particolare, le figure femminili occidentali sono rappresentate in modo pruriginoso e indelicato, con picchi in film quali Out of control. In Crook il personaggio di Nicole è tristissimo. Siamo solidali con Shella Alan, l'attrice che lo ha interpretato (cosa non si fa per vivere?). Ci piacerebbe che una volta tanto gli sceneggiatori indiani accantonassero le spogliarelliste a favore di impiegate di uffici postali o commesse di supermercato, donne che fanno la spesa, leggono, chiacchierano con le amiche.
RECENSIONI
The Times of India: ***
Crook fa centro per la sua estrema attualità. Il regista Mohit Suri trae una storia dalle notizie di questi giorni e la narra con l'audacia e il nervosismo suoi propri. Ed è un terreno di gioco familiare anche per Emraan Hashmi, ancora una volta nel ruolo dell'enfant terrible. Mohit sviluppa l'argomento in modo nuovo, rappresentando entrambi gli schieramenti - quello indiano e quello australiano - come ugualmente razzisti. A differenza dei precedenti lavori di Suri (Kalyug e Jannat), Crook parte in modo incoerente e ci mette un po' a focalizzare. La maggior parte del primo tempo è sprecata, ma nel secondo la storia decolla provocando un significativo rumore: abolire le discriminazioni razziali o morire.
Nikhat Kazmi, 07.10.10
Hindustan Times: *
Mayank Shekhar, 08.10.10
Cinema Hindi: *1/2
Punto di forza: Arjan Bajwa e Emraan Hashmi. Se non altro lustriamoci gli occhi...
Punto debole: la sceneggiatura e il personaggio di Nicole
SCHEDA DEL FILM
Cast:
* Emraan Hashmi - Jai/Suraj
* Neha Sharma - Suhani
* Arjan Bajwa - Samarth, fratello di Suhani
* Kavin Dave (My name is Khan, I hate luv storys) - Romi
* Mashhoor Amrohi - Golde
* Shella Alan - Nicole
* Francis Chouler - Russell, fratello di Nicole
* Gulshan Grover (Knock out) - Joseph Pinto, padre adottivo di Jai
Soggetto e regia: Mohit Suri
Sceneggiatura e dialoghi: Ankur Tewari (Tum Mile)
Colonna sonora: non brutta, è composta da Pritam
Coreografia: Rajeev Surti (Wanted)
Fotografia: Ravi Walia (Dil Toh Baccha Hai Ji)
Montaggio: Ajay Sharma (Tum Mile)
Anno: 2010
Sito ufficiale
RASSEGNA STAMPA/VIDEO
* Bollywood Hungama, 25.02.10: intervista a Mohit Suri
* Hindustan Times, 11.09.10: intervista a Emraan Hashmi. Alla domanda 'Come spiegherà le scene erotiche girate da lei a suo figlio Ayaan, quando sarà più grande?', l'attore sagacemente risponde 'Ci penserò quando verrà il momento. Oggi, a 10 anni, mio figlie dice cose che mi scioccano, quindi immagino che sarà Ayaan a spiegarle a me'.
* Bollywood Hungama, 05.10.10: dichiarazioni di Neha Sharma
* Bollywood Hungama, 07.10.10: intervista a Emraan Hashmi
* Bollywood Hungama, 09.10.10: intervista a Neha Sharma
* Bollywood Hungama, 15.09.10: intervista video a Neha Sharma
* India-Forums, 01.10.10: video della conferenza stampa con Emraan Hashmi, Neha Sharma, Arjan Bajwa. Purtroppo è in parte in hindi, ma Emraan è talmente tirabaci (per non parlare di Arjan: uno splendore!), che segnaliamo comunque il link.
CURIOSITA'
* Arjan Bajwa è laureato in architettura. Il padre è stato vicesindaco di Delhi. Arjan ha recitato in diverse pellicole in lingua telugu. Era inoltre nel cast di Guru e di Fashion.
* Nel corso del 2009 i media indiani e australiani portarono alla luce la piaga dei crimini a sfondo razziale perpetrati in Australia ai danni di cittadini indiani. Gli studenti indiani erano per numero il secondo gruppo di studenti stranieri residenti in Australia. Il 31 maggio 2009 circa 4.000 studenti indiani protestarono a Melbourne contro il razzismo e contro la debole reazione delle autorità australiane. Nel giugno 2009 si registrarono a Sidney i primi casi di rappresaglie violente di matrice indiana. (Fonte: Wikipedia). L'8 febbraio 2010 la copertina del settimanale indiano Outlook fece il giro del mondo: il titolo pubblicato, Why the Aussies hate us, introduceva uno speciale di dieci pagine dedicato all'argomento (clicca qui). I media australiani criticarono quello che definirono eccessivo sensazionalismo da parte dei colleghi indiani. Anche Bollywood si inserì nella contesa. Si invocò l'interruzione di produzioni cinematografiche ambientate in Australia. Amitabh Bachchan rifiutò il dottorato onorario conferito dalla Queensland University of Technology. Aamir Khan definì la vicenda una vergogna. Pare che la troupe di Crook abbia incontrato qualche problema durante le riprese a Melbourne (clicca qui).
* Riferimenti a Bollywood: Mother India, Sholay. La canzone che Suraj ascolta in piscina è la famosissima Bheegey Hont (Murder). Il brano visualizzato sullo schermo del cinema, nella scena iniziale, è Paisa (De Dana Dan).
* Riferimenti all'Italia: Ferrari, Gas.
* Film che trattano lo stesso tema: I - Proud to be an Indian, Patiala House. Pellicole ambientate in Australia: Dil Chahta Hai, Salaam Namaste, Heyy Babyy, Bachna Ae Haseeno, Singh is Kinng, Main Aurr Mrs. Khanna, We are family. Film nei quali è presente un personaggio femminile occidentale: Out of control, Rang De Basanti, Marigold, Barah Aana (con Violante Placido).
GOSSIP & VELENI
* Emraan Hashmi è figlio di un musulmano e di una cattolica, e ha sposato una ragazza hindu. Emraan è incorso in un incidente durante una sequenza di guida inclusa in Crook. La telecamera posta sulla vettura andò in pezzi. Pare che la troupe fosse preoccupata più per la camera che per l'incolumità dell'attore...
* Neha Sharma è una piacevole sorpresa. Bella, spigliata ed espressiva. Vista la penuria di nuovi volti femminili interessanti a Bollywood, applaudiamo il suo esordio nell'industria cinematografica di Mumbai.
* Arjan Bajwa, sperando di ottenere la parte in Crook, si recò dai produttori per un colloquio. Nel tragitto subì però un incidente, e dunque l'attore si presentò all'appuntamento comprensibilmente irritato. I Bhatt lo scritturarono all'istante perchè lo ritennero perfetto per il ruolo dell'ombroso Samarth.
* Smilie Suri (Kalyug), che in Crook interpreta la sorella di Suhani, è la sorella del regista Mohit.
* Sembra che la troupe e il cast di Crook siano rientrati in India dall'Australia due giorni prima della fine delle riprese per il mancato rilascio dei permessi a filmare da parte delle autorità locali. Molte scene sono state modificate rispetto alla sceneggiatura originale e ambientate in interni.
* Crook in India è stato vietato ai minori a causa delle sequenze girate in topless (anche se di schiena) da Shella Alan. Pare che il regista avesse accettato i tagli proposti dalla censura, e che Emraan fosse d'accordo, ma non i Bhatt.
* Il portavoce della federazione degli studenti indiani in Australia ha duramente criticato Crook, dichiarando che la rappresentazione sullo schermo del problema degli scontri fra indiani ed australiani è pessima. Articolo di Hindustan Times.
* Mohit Suri è fidanzato da tempo con l'attrice Udita Goswami (Chase). Prima della distribuzione di Crook, Mohit promise che avrebbe chiesto a Udita di sposarlo solo se il film avesse incassato abbastanza da permettergli di garantire una vita agiata alla futura moglie. Considerando che Crook si è poi rivelato un flop... Aggiornamento del 09.07.11: pare che i due abbiano rotto il fidanzamento.
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