20 gennaio 2020

A S U R A N


Dhanush è un attore pieno di talento, una superstar venerata, un uomo seducente con l'aria da eterno ragazzo. Vetrimaaran è un regista dallo stile personalissimo. I due insieme hanno prodotto in passato film di alto livello. Asuran è ad oggi l'ultimo della serie. Asuran racconta una storia tragica, ma ha l'audacia di condannare la vendetta e la cultura distorta che la produce. L'onore si avvinghia in modo inestricabile all'identità. Le sue ferree regole schiavizzano, imbarbariscono, vengono spontaneamente accettate dai forti e dai deboli. E chiedono sangue.

Asuran, adattamento cinematografico del romanzo Vekkai, è diretto e interpretato con grande convinzione. I personaggi sono tutti violenti. I forti si rivelano più brutali, ma i piccoli proprietari terrieri - donne comprese -, se si arricchissero, non risulterebbero diversi dai latifondisti, e anzi ne divengono già complici quando trasmettono ai figli la stessa fatale visione di onore e vendetta. 
Lo sventurato Sivasamy, il protagonista, sembra non avere scampo. Sivasamy però riflette, impara a carissimo prezzo la lezione, e matura. L'etica di Sivasamy diventa il perno centrale della trama. I lutti gli hanno insegnato che il nemico è anche dentro di lui. Ed è questo il messaggio rivoluzionario di Asuran

Alcuni dialoghi sono molto significativi. La fotografia notturna (le sequenze diurne scarseggiano, soprattutto nel primo tempo) è ottima. Come in Visaaranai, assistiamo a due storie similari di soprusi e ingiustizie, di fuga, di caccia all'uomo, di paura. Vetrimaaran ci regala anche una spruzzata di intrattenimento, ma Asuran rimane una pellicola aspra, difficile da affrontare.

TRAMA

Siamo negli anni ottanta. Sivasamy è un inoffensivo agricoltore. Alcolista, per nulla eroico. Il suo cane muore fulminato dalla recinzione che delimita la terra confinante. Da qui parte un'escalation di violenza con vendette incrociate sempre più sanguinose. Sivasamy tenta di fermare il massacro, si umilia dinanzi all'intero villaggio, risparmia l'assassino di un congiunto, rinuncia al suo podere, si affida alla magistratura. Sivasamy è l'unico a comprendere con lucidità il nocciolo del problema e a chiedersi: se succede qualcosa ad un nostro caro, cosa ce ne facciamo dell'onore? Ma le sue parole rimangono inascoltate. Allora non gli resta che rievocare il passato.

LA BATTUTA MIGLIORE

* Sivasamy al figlio: Possono toglierci la terra, i soldi, ma non l'istruzione. Se vuoi combatterli, devi studiare ed acquistare potere. Però, se diventi potente, non devi far loro quello che hanno fatto a noi. Veniamo dalla stessa terra, parliamo la stessa lingua.

RECENSIONI

The Hindu:
'Asuran is the fastest Vetri Maaran has ever worked on a film. And that helps with its defining aspect - Asuran is Vetri Maaran’s simplest film yet. But the subliminal messaging also makes it the most complicated socio-political film he has shot till date. (...) The base emotion that threads together this plot is revenge - a recurring element in Vetri Maaran’s films. But here, his protagonist doesn’t give into this primal emotion, at least not at the beginning. (...) How wonderful an actor we have amongst us in Dhanush. He puts on a subdued performance as Sivasamy, and that therein is proof of the actor’s brilliance. It is amazing to think just how far out ahead he is of his contemporaries. Manju Warrier could not have asked for a better film to debut in Tamil; her Pachiammal only lends credence to her abilities as an actor par excellence. (...) It is remarkable how Vetri Maaran gets his casting right every single time'. 
Pradeep Kumar, 04.10.19

Film Companion:
'Sivasamy, for the most part, is the least superheroic man possible. (...) There’s some expectedly brilliant writing. (...) The screenwriting is cyclical, too - whatever happened in one generation finds echoes in the next. (...) The star-Dhanush of the second half is fine, but it’s the actor-Dhanush - the senior Sivasamy - who gives this film its heat. Sivasamy looks older than his years, his brow constantly creased with worry. He rarely raises his voice. (...) He’s so... contained that even his screams for a dead son stop rising after a certain decibel. We shouldn’t be saying things like “no other actor would have done this role” - it’s an actor’s job to do all kinds of roles. And yet, in the current Kollywood scenario (and with the exception of Vijay Sethupathi), which other actor can you imagine consenting to be humiliated in front of an entire village and then walking away calmly? Sivasamy is so weak by the time he gets home that he collapses when his wife pushes him. A million macho clichés are shattered right here. But the character’s arc isn’t convincingly etched out. (...) When Poomani’s “realistic” world is expanded to something “cinematic”, it feels odd - not because a film has to do everything a novel does, but because Vetri Maaran is himself a fairly “realistic” filmmaker, who prefers understatement even when operating in quasi-masala mode. At the interval point, he seems to be saying, “Okay, so far I made the movie I want. Now I need to do something for fans.” None of the characters feel fully formed, because the timelines feel rushed. (...) The messaging is more overt. What was shown in films like Visaranai is told here - but there’s no denying the power of the material. (...) Vetri Maaran still manages to leave traces of a signature. Asuran is not in the league of his earlier films, but even on its own, it’s a rare-enough beast in Tamil cinema: a character-driven action movie (or maybe we should call it an action-filled character drama). (...) I’m still not convinced that “mass” and social messaging are a good mix, but this, probably, is about as well as it can be done'.
Baradwaj Rangan, 04.10.19

Cinema Hindi: *** 1/2
Punto di forza: Dhanush e il messaggio del film.
Punto debole: i personaggi di Chidambaram e di Pandi, cruciali per la trama, sono malscritti.

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Dhanush - Sivasamy
* Manju Warrier - Pachaiyamma, moglie di Sivasamy
* Pasupathy - Murugesan, fratello di Pachaiyamma
* Ken - Chidambaram, figlio di Pachaiyamma e Sivasamy
* Teejay Arunasalam - Murugan, figlio maggiore di Pachaiyamma e Sivasamy
* Prakash Raj - Seshadri, l'avvocato

Regia: Vetrimaaran 
Sceneggiatura: Manimaran, Vetrimaaran - adattamento del romanzo Vekkai di Poomani
Colonna sonora: G.V. Prakash Kumar
Fotografia: Velraj
Lingua: tamil
Traduzione del titolo: demone
Anno: 2019
Awards: 
* National Film Award per il miglior film in lingua tamil (aggiornamento del 30 marzo 2021)
* National Film Award per il miglior attore a Dhanush (aggiornamento del 30 marzo 2021)

CURIOSITA'

* Vetrimaaran ha diretto in precedenza l'acclamatissimo Aadukalam, vincitore di una pioggia di National Award, fra cui quelli per il miglior regista, la miglior sceneggiatura e il miglior attore protagonista (Dhanush). Visaaranai, altro lavoro di Vetrimaaran, è stato presentato in prima mondiale nel 2015 alla Mostra del Cinema di Venezia, sezione Orizzonti, e selezionato dall'India per rappresentarla agli Oscar. Visaaranai si è aggiudicato il premio speciale assegnato da Amnesty International Italia, nonchè diversi National Award, fra cui quello per il miglior film tamil.
* Asuran segna il debutto di Manju Warrier nel cinema tamil .


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