Dopo essere stato presentato a Cannes nel 2010, la scorsa estate è uscito finalmente nelle sale I am Kalam, diretto da Nila Madhab Panda ed interpretato dall'esordiente tredicenne Harsh Mayar.
TRAMA
Per aiutare la famiglia, Chhotu (Harsh Mayar), ancora bambino, viene portato a lavorare in un punto di ristoro, sulla strada per Delhi, di proprietà di Bhati (Gulshan Grover). Chhotu, intelligente e curioso, impara velocemente. Mentre serve l'hotel, antico palazzo di quella che era la famiglia reale, incontra il principino Ranvijay (Hussan Saad). I due, nonostante la diversa estrazione sociale, diventeranno amici.
RECENSIONI
The Times of India ***1/2
I am Kalam è illuminante, intelligente, attuale e pure piacevole. Soprattutto trabocca di cuore ed anima, e tocca lo spettatore col suo semplice messaggio: ogni bambino al mondo ha diritto alle stesse opportunità, specialmente in materia di istruzione. IAK è un film per ragazzi quasi perfetto che si rivolge anche ad un pubblico adulto. La pellicola colpisce in modo particolare per il tono. Malgrado tratti temi seri, vi è una onnipresente leggerezza a permeare la narrazione. E alla fine è lo spirito di chi non molla del giovane protagonista che torreggia e che crea un commovente ritratto di speranza e coraggio. Il film centra alla grande il suo bersaglio grazie alle interpretazioni realistiche. I due giovani attori sono eccellenti, e Harsh Mayer non ha conquistato il National Award per niente. Altrettanto impressionante è Gulshan Grover, che qui offre, ad oggi, la sua performance più misurata. IAK forse non incendierà il botteghino, ma di certo vi emozionerà. Anche se è stato selezionato in diversi festival, ciò non significa che la pellicola sia destinata ad un pubblico di nicchia.
Nikhat Kazmi, 04.08.11
La recensione integrale.
Hindustan Times ***
Harsh Mayer si è meritato il National Award. I am Kalam non è un film moralistico nè melodrammatico, bensì una favola intima e dolce che tocca gli argomenti della differenza di classe, della povertà, dell'infanzia e dei sogni, e che non perde mai di vista una narrazione plausibile e coinvolgente. E ciò aiuta. Il protagonista è davvero incantevole, proprio come la pellicola.
Mayank Shekhar, 05.08.11
La recensione integrale.
Diana ***1/2
Una bella storia, con un bel protagonista. Chhotu è un bambino adorabile, non tanto per la sua capacità e velocità di apprendere quanto per quello che esprime. La sua vivacità, la curiosità, il suo genuino e pulito desiderio di imparare, incantano. La naturale propensione di Chhotu verso ciò che è bello, buono e quindi giusto, riconcilia con il mondo.
I am Kalam è un film con uno sguardo positivo sull'umanità, una pellicola semplice e tenerissima.
Il bello:
- I meravigliosi scenari del Rajasthan. Merito del direttore della fotografia Mohana Krishna, lo stesso di Ishqiya, e si vede!
(Grazie ad Atif per il prezioso chiarimento).
- I tavolini sono sulla sabbia e si cucina sotto un tendone. Tra pentole e chai, arrivati ai titoli di coda, si ha una gran voglia di palak paneer.
Il brutto:
- Piccole ingenuità di cui ci si scorda subito.
LA SCHEDA DEL FILM
Cast:
Chhotu - Harsh Mayar
Prince Ranvijay - Hussan Saad
Bhati - Gulshan Grover (Knock out)
Laptan - Pitobash
Lucy - Beatrice Ordeix
la madre di Chhotu - Meena Mir
Rani Sa - Garima Bharadwaj
Raja Rudra Pratap Singh - Sanjay Chauhan
Ranvijay's Servant - S.D. Chouhan
Scritto da Sanjay Chauhan
Diretto da Nila Madhab Panda
Prodotto da Santanu Mishra
Musiche di Abhishek Ray, Madhuparna, Papon, Susmit Bose e Shivji Dholi
Distribuito da Smile Foundation e Centuryply
Anno: 2011
CURIOSITA'
- I am Kalam è stato presentato per la prima volta al 63° Fetival di Cannes. Successivamente ha partecipato a molte altre manifestazioni nazionali ed internazionali, tra cui il nostro Giffoni Film Festival 2010, aggiudicandosi numerosi riconoscimenti come la menzione speciale al Cinekid Int'l Film Festival di Amsterdam o il Best Feature Film by Young Giury al Int'l Film Festival of India (IFFI) a Goa.
Inoltre Harsh Mayar ha vinto il prestigioso National Film Award come Best Child Artist 2011.
La premiazione si è tenuta il 9 settembre a Delhi. (L'articolo di Cinema Hindi).
Vedi anche:
- La 54esima edizione del British Film Institute London Film Festival e la dodicesima edizione del Mumbai Film Festival, tenutesi ad ottobre 2010.
- L'Indian Film Festival of Los Angeles 2011 dello scorso aprile, dove I am Kalam vinse come Best Feature Film by Audience Choice.
- La prima edizione dell'Indian Film Festival The Hague a L'Aia e il Seattle South Asian Film Festival dello scorso ottobre.
- Harsh Mayar, sembra che prima di recitare vivesse in uno slum di Delhi, così come i protagonisti bambini di Slumdog Millionaire, Rubina Ali e Azharuddin Mohammed Ismail, a Mumbai.
Sempre in Slumdog Millionaire, il personaggio di Jamal Malik adolescente è interpretato da Tanay Chheda, un ragazzino, ora quindicenne, che vanta già una filmografia di tutto rispetto: nel 2006 è nel cast di Don - The Chase Begins Again, nel 2007 in Taare Zameen Par e nel 2010 interpreta Rizwan bambino in My Name Is Khan.
Altri giovani volti dal promettente debutto sono stati il meraviglioso Darsheel Safary di Taare Zameen Par, che quest'anno ha recitato nel meno fortunato (e, sembrerebbe, meno interessante) Zokkomon, Partho Gupte di Stanley Ka Dabba, i ragazzini di Chillar Party, Irrfan Khan, Sanath Menon, Rohan Grover, Divji Handa, Vishesh Tiwari, Aarav Khanna, Vedant Desai, Chinmai Chandranshuh, Shriya Sharma, e Dwij Yadav di Nanhe Jaisalmer (trasmesso lo scorso agosto su Rai Uno con il titolo E' tempo di sognare).
- I Am Kalam è uscito in India ad agosto. Una speciale proiezione si è tenuta il 29 luglio a Delhi alla presenza di A. P. J. Abdul Kalam, presidente dell'India dal 2002 al 2007, rappresentato nella pellicola come esempio e fonte di ispirazione del piccolo Chhotu.
- Gulshan Grover, il 18 agosto a New York, ha vinto un award come Best Actor al New York City International Film Festival 2011, per il suo ruolo da protagonista nella produzione americana Desperate Endeavors. Il film drammatico, sul tema dell'immigrazione dal subcontinente, diretto da Salim Khassa e ambientato nella New York del 1973, era già valso un riconoscimento a Gulshan Grover in occasione dello Houston Film Festival 2011. Il trailer di Desperate Endeavors.
Il sito ufficiale del film.
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