22 settembre 2011

ENGEYUM KADHAL



Prabhu Deva possiede uno stile inconfondibile ed un suo linguaggio, che la location prescelta sia la verde campagna dell’India del Sud o i boulevard di Parigi in autunno poco cambia, il talentuoso uomo di spettacolo trasporta il suo estro ovunque va. Engeyum Kadhal è a prima vista una non-storia ma infondo una non-storia ben raccontata, anche negli errori e nelle incertezze di persone comuni può nascondersi la trama di un film e il regista gli da voce come meglio sa fare. L’esuberanza soffice, la bella colonna sonora, le originali inquadrature ne fanno un prodotto raffinato e piacevole, una parentesi romantica un po’ frivola ma a suo modo capace di rompere gli schemi e la routine.

TRAMA
Kayal (Hansika Motwani), figlia di un detective privato che fornisce informazioni su casi di infedeltà coniugale, toglie dai guai un businessman di Chennai in viaggio a Parigi, Kamal, (Jayam Ravi) scoperto in una stanza d’albergo con la compagna di un boss. Nonostante il giovane conduca uno stile di vita non proprio esemplare la ragazza si ostina a volerlo sedurre, con la speranza che un giorno anche il più impenitente sciupafemmine possa redimersi e smentirsi.

Engeyum Kadhal è un mosaico di momenti assurdi legati da una loro logica e resi preziosi dalla visione estetica di Prabhu Deva, dalla simpatia del personaggio femminile e dai tagli veloci dalla movimentata narrazione. Le scene scorrono fluide senza drastici cambiamenti, i fatti sono pochi e la fervida immaginazione della protagonista diviene l’unico vero sceneggiatore. Le illusioni romantiche dell’impacciata Kayal costruiscono pazientemente un film nel film e le vivaci song picturizations, dal tocco alquanto nostalgico, riportano indietro agli Anni ’90, quando l’evasione volava lontano ed era candida e totale.
Hansika Motwani, l’eroina assoluta di questa storia giovanile dall’atmosfera bizzarra, si dimostra passo passo una rivelazione, la sua presenza è d’impatto e il suo divertente linguaggio del corpo acquisisce presto il monopolio su ogni fotogramma. Dopo l’adorabile Sri di Nuvvostanante Nenodattana il regista confeziona un nuovo irresistibile profilo attorno al quale tutta la storia gira intorno. Jayam Ravi, che del film dovrebbe essere il fascinoso conquistatore, a conti fatti finisce per apparire legnoso, salta all’attacco però la giovane co-star che partecipa con espressività, calore e senso dell’umorismo sollevando di netto le sorti del film e l’indice di gradimento degli spettatori.  L’atmosfera leggera dell’intera pellicola riflette il punto di vista ancora immaturo della ragazza e il modo in cui lei si affaccia al mondo,  la sua tenera ostinazione sarà in grado di scatenare più di un sorriso affettuoso e stabilire da subito una buona empatia. Le bugie hanno le gambe corte o lunghissime? Chiudere con un lieto fine la sua cotta adolescenziale è per Kayal una sfida verso la scarsa fiducia in se stessa, uno scoglio che nemmeno si accorge di avere davanti ma che non volendo alimenta con una catena di buffi interventi di auto-promozione, azioni insensate il cui solo fine è rendere più dinamica la sua immagine pubblica,  creando un biglietto da visita necessario per non spaventare il borioso (e sciocco) viveur.
Solo una graziosa avventura commerciale? Forse. Un film spensierato e ricco d'ironia? Anche. Sicuramente una storia diretta con gusto che lascia il desiderio di ricercarla ancora, ed è già molto. Il finale potrà risultare forzato e la lunga sfilata di amanti nordiche del Casanova, fastidiosa, sono sviste che a Prabhu Deva si possono facilmente perdonare dato che nell’insieme tutto è portato avanti con estrema cura. Il film intero sembra fatto d’aria ma acquista valore nei dettagli, nelle sovrapposizioni d’immagini, nell’originalità delle situazioni, il suo modo d’incedere è nuovo e la quasi esclusiva location parigina lo avvolge in un elegante pacchetto.


Il mio giudizio sul film : **** 4/5


ANNO : 2011

LINGUA: Tamil

TRADUZIONE DEL TITOLO : Ovunque amore

REGIA: Prabhu Deva


CAST:
Hansika Motwani ………………….. Kayal (Lolita)
Jayam Ravi ……………….. Kamal
Suman ……………………… Rajasekhar
Raju Sundaram …………… Raju
Apparizioni speciali di Prakash Raj e Prabhu Deva


COLONNA SONORA : Harris Jayraj

PLAYBACK SINGERS : Karthika, Prashantini, Harish Raghavendra, Chinmayi, Rahul Nambiar, Naresh Iyer, Ranina Reddy, Mahathi, Aalap Raju.


Il SITO UFFICIALE del film : EngeyumKadhal.com


QUALCOS’ALTRO:

La canzone di Harris Jayaraj “Dhimu Dhimu” è stata usata anche per il film di Bhaskar Orange (“Chilipiga”) uscito a Tollywood nel 2010.  Per il brano "The Illai" la troupe ha compiuto una breve trasferta in Nuova Zelanda, alcune riprese sono state fatte anche a Nizza e Cannes mentre la canzone “Nenji Nenji” è stata girata a Santorini. Una curiosità: Non tutte le scene che ritraggono Parigi sono realmente girate nella capitale francese, in alcuni passaggi del film si possono riconoscere piazze ed edifici di Lyon, la fontana Bertholdi è chiaramente visibile nella canzone "Naangai Nilaavin Thangai".


La colonna sonora, uscita con un largo anticipo ( l' 8 novembre 2010 quando il film è stato distribuito nelle sale solo il 6 maggio 2011) è alla vetta degli album più venduti dell'anno.

Hansika Motwani recita da quando era bambina, una delle sue prime comparse è nel film di Rakesh Roshan  Koi Mil Gaya, è stata l'eroina di Himesh Reshammya in Aap ka Surror - the real love story e di Allu Arjun in Desamuduru. La ragazza, nata ad Indore (Madhya Pradesh) parla ben sette lingue e sta per imparare l'ottava, il Tamil.

Tra i titoli di apertura del film compaiono alcune foto di Parigi trasformate in dipinti, si può riconoscere tra gli scatti anche il celebre bacio del fotografo R.Doisneau.


15 settembre 2011

BBUDDAH HOGA TERRA BAAP



Nessun vero salto nel passato, nessuna formula tipica dei masala movies Anni ’70 come gli slogan pubblicitari avevano promesso. Seppur girato in hindi per il mercato bollywoodiano Bbuddah Hoga Terra Baap è un film d’impronta telegu diretto da un regista telegu, Puri Jagannadh, fan innamorato di Bachchan che è cresciuto guardandolo sul grande schermo ed ha atteso il momento di poterlo avere in un suo progetto. Piuttosto che dichiararsi un omaggio ai celebri titoli della carriera della superstar il film mostra un’altra vocazione: regalare all’attore un nuovo avatar sempre giovane e sexy a partire da una dissacrante risata sugli anni che passano.

TRAMA
L’ ufficiale di polizia Karan (Sonu Sood) promette di distruggere il nucleo operativo di una banda terroristica nell’arco di soli due mesi, la notizia preoccupa il boss Kabir (Prakash Raj) che intimorito dalla determinazione del ragazzo decide di trovare qualcuno in grado di farlo fuori prima che possa scoprirli. Fa il suo ingresso in scena quindi Vijju (Amitabh Bachchan) un gangster che per anni ha vissuto a Parigi in completo anonimato ma pronto a tornare a Mumbai perché qualcosa lo richiama con urgenza. E’ lui l’infallibile sicario che Kabir sta aspettando?

Trasformarsi in eroi di altre cinematografie indiane sta diventando una moda a Bollywood negli ultimi anni, Salman Khan ha aperto la pista con la sua lunga serie di remakes (Wanted, Ready, Bodyguard e presto Kick) Ajay Devgan si è fatto contagiare (Singham) , John Abraham vuole provarci (Force) e anche Big B non ha saputo resistere.
Dopo aver superato la delusione della prima mezz’ora, quando ci si accorge che il film ha ben poco a che vedere con lo spirito dell’angry young man dei vecchi film cult, si può iniziare a rivalutare BHTB guardandolo come un disimpegnato contenitore di puro intrattenimento, girato in modo accattivante e dotato di scene tutt’altro che noiose. Amitabh, il divino, delizia il pubblico che di lui non può stancarsi mai, conquista con la sua conversazione brillante e sfoggia un savoir fair magnetico capace di nascondere anche gli evidenti buchi della trama. Non è difficile capire come mai quest’uomo, alla soglia dei settanta anni risulti sexy anche agli occhi delle giovanissime. Il guardaroba scelto per Vijju è esagerato, kitsch ma irresistibile, dai completi bianchi ai jeans strappati, dagli impavidi accostamenti di colore tra camicie e foulard tropicali, fino agli immancabili occhiali da sole. La piacevole caratterizzazione del personaggio è scandita da gesti ricorrenti e citazioni di dialoghi dei suoi film (ma anche da Bunty aur Babli del figlio Abhishek), le riprese sono dinamiche e i ritmi veloci, le scene d’azione ben orchestrate, il movimentato bluff finale ci regala un action-Bachchan scatenatissimo.
Sonu Sood sfrutta il momento favorevole post- Dabangg per firmare contratti, la somiglianza fisica tra lui e Big B rende il loro legame interessante e la divisa gli dona da morire. La squadra dell’overacting selvaggio è capitanata invece da Raveena Tandon, nel film una mamma svampita dal sex appeal ancora ruggente, peccato che la sua item song “Chandigarh di Star” sia stata girata solo a scopo promozionale e non inclusa nella versione finale della pellicola. In prestito dalle cinematografie del Sud il villain per eccellenza Prakash Raj, che purtroppo ha solo un piccolo ruolo, e la giovane Charmee, ragazzina maschiaccio impegnata soprattutto nell’industria telegu.

Il mio giudizio sul film : *** 3/5


RECENSIONI
THE TIMES OF INDIA ***1/2   3,5/5
Bbuddah Hoga Terra Baap è un divertente recital di Amitabh Bachchan. Non curatevi del titolo, di sicuro uno dei peggiori della sua filmografia, e guardate oltre l'ingannevole sfumatura pulp: finirete con l'assaporare una pellicola che mostra ampiamente il perchè Bachchan sia il più grande showman che l'industria cinematografica indiana abbia mai prodotto. BHTB non è il miglior film di Bachchan e non può essere paragonato ai suoi classici, tuttavia è davvero piacevole, e l'attore non cessa mai di meravigliare con la sua gamma di istrionismi. A dispetto dell'età, cattura l'attenzione con le scene d'azione, i camei comici, le canzoni romantiche (con Hema Malini), i duelli sensuali (con Raveena Tandon), i lampi emotivi, l'audacia, e il suo chiassoso senso sartoriale. Bachchan torreggia sullo schermo come un colosso. BHTB presenta certamente delle lacune, ma possiamo ignorarle con facilità.
Nikhat Kazmi, 01.07.11 (testo originale)


HINDUSTAN TIMES **  2/5
Il protagonista di Bbuddah Hoga Terra Baap è una triste parodia dei personaggi interpretati in passato da Amitabh Bachchan. L'abbigliamento vistoso e il contegno cozzano con la sua età (e con quella di chiunque altro, per la verità). Anche il poliziotto (Sonu Sood) sembra una versione povera del Bachchan degli anni settanta. La traccia comica può occasionalmente far sorridere. In base alla statistiche, circa il 70% degli indiani è nato dopo Sholay, e quindi ha poca dimestichezza con le battute scritte da Salim-Javed per il ruolo classico di Bachchan, l'affascinante angry young man di Deewaar. Negli anni settanta le sceneggiature erano irrilevanti: il personaggio bastava. Sfortunatamente anche il regista Puri Jagannadh è un imperturbabile, accecato fan di Bachchan, e con BHTB ha realizzato un lungo tributo al suo attore protagonista. Ma a questo angry young man manca qualcosa.
Mayank Shekhar, 01.07.11 (testo originale)


ANNO : 2011

TRADUZIONE DEL TITOLO : Vecchio sarà tuo padre (Vecchio chiamaci tuo padre..)

REGIA : Puri Jagannadh

CAST:
Amitabh Bachchan ……………. Vijju
Sonu Sood …………….. Karan
Charmee ………………… Amrita
Prakash Raj ……………………. Kabir
Sonal Chahuan ……………….. Tanya
Hema Malini …………………… Sita
Raveena Tandon ……………….. Kamini


COLONNA SONORA : Vishal & Shekhar
PLAYBACK SINGERS : Amitabh Bachchan, Vishal Dadlani, Sinidhi Chahuan, Shekhar Ravijani, Monali Tahakur, Abhishek Bachchan (“Go Meera Go”)

SITO UFFICIALE DEL FILM : BigBisback.com 


QUALCOS’ALTRO :

Il titolo precedentemente scelto era Bbuddah

Puri Jagannadh è un apprezzato regista telegu celebre per aver diretto Pokkiri con Mahesh Babu e Ileana, Prabhu Deva ha curato il remake hindi del film, Wanted, scegliendo Salman Khan come protagonista.

Amitabh Bachchan e Hema Malini erano già apparsi sullo schermo in Baghban,  il titolo che li ha riuniti professionalmente dopo un lungo intervallo.

Sonal Chahuan, lanciata in Jannat al fianco di Emraan Hashmi, è riuscita a soffiare il ruolo di Tanya a Kangna Renaut.

Video : Press Conference, Intervista a Sonu Sood, Hema MaliniSonal Chahuan & Raveena Tandon, Amitabh Bachchan e Abhishek durante la promozione del film.

Il divertente rap “Go Meera Go”, cantato da Amitabh e Abhishek Bachchan è un remix di alcune famose canzoni degli anni ’70-’80: Don ("Khaike Paan Banaras Walla") , Silsila ("Rang Barse") , Yaraana ("Saara Zamana"), Namak Halaal ("Pag ghunghroo bandh")

08 settembre 2011

ANAGANAGA O DHEERUDU



Una zingara intrigante vestita di veli, una bimba miracolosa, un guerriero bendato, una strega malefica dai capelli di Medusa, spiagge tropicali, accampamenti gitani e duelli. Anaganaga o Dheerudu va guardato con gli occhi di un bambino piuttosto che con quelli di un adulto e nella sua narrazione potremo ritrovare una realtà perduta di immagini e suggestioni. La storia non sarà variegata e avvincente come il contenitore fantasy-pop  Magadheera ma il film fa sognare e conduce in una dimensione onirica dove tutto è possibile. Una vera e propria fiaba.


TRAMA
L’inquietante strega Irendri (Laxshmi Manchu) vuole catturare una bambina dai poteri soprannaturali che potrebbe donarle l’immortalità, la piccola è protetta da Yodha (Siddharth) guerriero abile e coraggioso ma indulgente nel bere e perdutamente innamorato dell’ammaliante zingara Priya (Shruti Haasan). Alcuni sacerdoti corrotti sfruttano la paura della gente del villaggio per compiere rituali insensati e senza saperlo finiscono per risvegliare una forza oscura che dormiva da anni nel suolo delle campagne, il nuovo potere giunge in aiuto della maga ormai prossima alla sua totale supremazia.


Anagaga o Dheerudu è una piacevole favola moderna firmata Walt Disney  ma pensata e realizzata negli studios indiani, la celebre casa di produzione americana sposa le tecnologie digitali, le star, le musiche del cinema telegu e segue la creazione di questo grazioso fantasy movie mirato a risvegliare la nostalgia dell’infanzia negli adulti e scatenare l’immaginazione verace dei più piccini.
La storia è senza tempo e il luogo del tutto slegato dal contesto indiano (quale miglior set naturale dove ambientare una bella fiaba se non i surreali paesaggi della Cappadocia?) la realizzazione visiva, la grafica e gli effetti speciali ne fanno un prodotto del tutto all’avanguardia. Anche il rapporto tra i due innamorati, Yodha e Priya, è ammiccante e molto poco inibito soprattutto se consideriamo il target a cui il film è diretto.
Pienamente promossi gli attori protagonisti che sfoggiano un’ottima intesa, Siddharth, attore dal volto delizioso e dagli atteggiamenti infantili, è già naturalmente predisposto a diventare un eroe disneyano, anche Shruti Haasan supera la prova, la sua aria da civettuola vanitosa rende il personaggio stuzzicante e dinamico piuttosto che un semplice manichino in carne ed ossa per splendidi costumi. Nonostante la ragazza sia ricoperta di sete e gioielli il suo approccio risulta piuttosto mascolino, il che rende possibile una buona fusione con la sensibilità fanciullesca del suo giocoso compagno di scena.


Da guardare per :
Ritrovare una favola a tutto tondo con un lui, una lei e una velenosa strega cattiva, in puro stile Walt Disney.
Concedersi un po' di tempo per ritornare bambini
Gustarsi i suggestivi duelli in notturna e i duetti romantici tra i paesaggi della Turchia, prendere nota dei bizzarri make up di Irendri, copiare l’arredamento della tenda zingara di Priya e farsi sedurre dai  titoli di apertura del film dove le immagini dei tarocchi si sovrappongono a miniature medievali e i volti dei protagonisti divengono cartoni animati.

Punti deboli:
Troppa fretta. Dopo solo due ore la storia si conclude in modo brusco e il lieto fine sembra piombare dal nulla.


Il mio giudizio sul film : ***1/2   3,5 /5


ANNO : 2011

LINGUA : Telegu

TRADUZIONE DEL TITOLO : C’era una volta un guerriero

REGIA : Prakash Kovelamudi

CAST:
Siddharth ………………………… Yodha
Shruti Haasan ………………….. Priya
Laxshmi Manchu ………………………Irendri
Hrishita ……………….. Moksha
Brahamanandam ………….. Jaffa


PRODOTTO E DISTRIBUITO DA  : Walt Disney in collaborazione con K.Raghavendra Rao

COLONNA SONORA : Firmata da numerosi artisti,  Salim & Suleiman ("Premalekha") MM Keeravani (“Ninnu Choodani”) , Koti (“Pralaaya Kalabeela”) , Mickey J Meyer (“Chandamaamala”)

PLAYBACK SINGERS: Anuj Gurwara, Salim & Sulaiman, Shreya Ghoshal, Geeta Madhuri, Karthik Sahiti, Balasubramanyan, Abhijith, Rajiv Sundaran, Hrishikesh

SITO UFFICIALE  anaganagaodheerudu.com


QUALCOS'ALTRO
In contemporanea all'uscita del film è stata creata una linea di merchandising ispirata agli abiti indossati da Shruti Haasan e alle spade usate da Siddharth. L'esposizione ha attratto non pochi curiosi ai Prasad Cinemas nel centro di Hyderabad.

Shruti Haasan è la figlia della superstar Kamal Haasan mentre il padre di Laxmi Manchu è  il celebre attore telegu Mohan Babu.

L'articolo di Southscope dedicato al dietro le quinte  (Clicca qui)

Altri titoli nati dalla collaborazione tra Walt Disney e case di produzione indiane : Roadside Romeo, Do Dooni Chaar

Trailer del film con sottotitoli in inglese. Clicca qui.

06 settembre 2011

READY



Uno stesso titolo e una stessa trama confusionaria e chiassosa. Il successo giovanile telegu diviene la linea guida per una nuova autocelebrazione della superstar Salman Khan, reduce da un fascinoso restyling avviatosi con Wanted e ferocemente esploso in Dabangg.
Nel film con Ram e Genelia l’azione e la love story padroneggiano sulla commedia, elemento che invece invade la versione di Anees Bazmee cucita attorno ai pettorali , e alla cattedra di Mass Hero, del suo protagonista. Se la pellicola telegu è un’intrecciata romanticheria senza alcun senso quella hindi è una manciata di coriandoli su Salman, maggiore è l’attaccamento alla sua immagine di good/bad boy da parte del pubblico maggiore sarà  l’entusiasmo con cui il film verrà accolto.

TRAMA
Una ragazza in fuga (Asin / Genelia D’Souza) cerca di trovare una sistemazione in attesa del suo nuovo passaporto per andarsene negli States e si finge la promessa sposa dello scapolone d’oro di una famiglia benestante Prem / Chandu (Salman Khan / Ram). La dote della giovane fa gola agli zii, entrambi don della malavita e con figlioli in età da matrimonio. Innamoratosi di Pooja Prem/ Chandu decide di trovare un meccanismo per burlarsi dei parenti e sfrutta la sua furbizia per girare le situazioni a suo favore.

Anees Bazmee  è riuscito pienamente a trasformare un film romantico per ragazzini in una commedia colorata e di facile consumo destinata ad un pubblico più vasto. La trama inconsistente e l’eccessiva durata tuttavia penalizzano entrambe le versioni. il film con Ram e Genelia si mostra ancora più debole e meno adatto a soddisfare e ad intrattenere, a Bazmee va il merito di ha aggiunto una maggiore dose di umorismo e di aver saputo riproporre le stesse scene con brio e simpatia, confezionando un tipico masala flick estremamente dinamico in grado di far sorridere il pubblico almeno alla prima visione.
Da una parte le cime innevate della Svizzera ("Tu tu tu"  e "Naa pedavulu nuvaite"), dall’altra le architetture scintillanti della Thailandia ("Humko pyaar hua"), cambiano le location dei video musicali. Genelia seduce con la sua freschezza in jeans, minigonne e chiome spettinate, Asin si mostra ipersofisticata ed esibisce una collezione di tulle e sete, abiti lunghi e svolazzanti, boccoli e trucco pesante. Aldilà della differenti scelte d’immagine e costumi le due eroine sono del tutto diverse anche nell’approccio:  Genelia padroneggia sul suo compagno di scena Ram, spesso stanco o poco convinto, mentre Asin è soggiogata dall’esuberanza di un Salman sempre più Superman. I personaggi minori e gli arredi ricordano quelli dei Serial Tv tanto in voga nelle reti indiane piuttosto che figure o sfondi cinematografici; le famiglie patriarcali dalle reazioni esasperate, il padre smemorato e i ganster demenziali sono forse il principale motivo di risate in entrambi i casi, Paresh Rawal riesce a far sorridere molto più di quanto ha fatto Brahamanandan nello stesso ruolo. I set vistosamente artificiali e dal gusto retrò, i colori iper-saturati e i lieti fini “botte danze e zuccherini” accomunano perfettamente il film del 2008 e quello del 2011.
Le collaborazione tra Pritam e Devi Sri Prasad regala ai fedeli fan di Salman una colonna sonora gustosa, dalla pepatissima Item song “Character Dheela” , un Desi Reggaetone con giocosi riferimenti ai classici (Sholay, Mughal e Azam, Shree 420) in cui Zarine Khan (sosia ufficiale di Katrina Kaif?) e il muscoloso protagonista in canotta si sollazzano tra i piaceri della carne, ma ancora di più il tormentone “Dhinka Chinka” composto da Prasad per il film Arya 2 (“Ringa Ringa”) e riproposto in chiave salmancentrica, accompagnato da coreografie ammiccanti che non passeranno inosservate.
Tra gesti ricorrenti, percussioni di sottofondo, occhiali da sole e un look tamarro/modaiolo Salman Khan se la ride un sacco ed incendia il botteghino ancora prima del Tea (anzi Pee) Break festeggiando con ogni mezzo il suo ritrovato self- control.



READY ( HINDI)

Il mio giudizio sul film *** 3/5
Da guardare per : Farsi travolgere da un Salman Khan burlone over-confident oltre ogni limite, godersi scene divertenti, coreografie spassose e belle canzoni. Per Paresh Rawal e molte battute azzeccate.
Punti deboli : Durata eccessiva.

RECENSIONI

THE TIMES OF INDIA  *** 3/5
Difficile capire perchè Anees Bazmee realizzi film, dal momento che in generale non vi è nessuna logica in essi. Thank you, No problem... Ma poi lo si comprende: per celebrare l'illogicità e il nonsense rendendoli terapeutici per il pubblico. Per fortuna in Ready vi è anche un'altra ragione: Salman Khan. La pellicola è un'ode a Salman, l'intrattenitore più che l'attore. E sino ad un certo punto, funziona. Lasciate perdere ogni pretesa e gustatevi il recital di una star che sta diventando sempre meno apologetico riguardo alla sua immagine. Salman in Ready si produce in tutto ciò che ama fare e che lo spettatore ama vedergli fare. E grazie anche al resto del cast, alla colonna sonora, ai colori, Ready non concede un attimo di tregua che consenta di pensare. Non vi annoierete.
Nikhat Kazmi, 02.06.11 Testo originale


HINDUSTAN TIMES  ** 2/5
Ready rappresenta l'impero culturale, trito, da popcorn, di Re Salman. Mi trovo in un cinema tradizionale a sala singola, e il pubblico esulta producendo una folle cacofonia che potrebbe intimidire i non iniziati. Riesco a malapena a sentire me stesso. Fra le sequenze d'azione, le battute secche, le canzoni, le entrate in scena di Salman Khan - quasi tutte al rallentatore -, qualunque altra cosa si possa avvertire di questo film a prova di critico è di interesse puramente accademico. Non è difficile riconoscere la firma di Anees Bazmee. Il soggetto e la sensibilità derivano da una pellicola telugu. Negli anni ottanta i grandi successi bollywoodiani erano realizzati così, anche se non ambientati all'estero. Salman Khan è al momento la star non del sud più simile a Rajinikanth. Non recita una parte: è il personaggio a recitare Salman. Spesso l'attore neanche si preoccupa di sincronizzare il movimento delle labbra alle battute, si guarda intorno in modo disinteressato, oppure punta dritto all'obiettivo (che sembra apprezzare tantissimo la sua informalità). Ma la celebrità è ciclica. Ne sa qualcosa al riguardo Akshay Kumar che sperimentò una simile inesplicabile ascesa nel 2007 (Bhagam Bhag, Bhool Bhulaiyaa, Namastey London, Welcome), e in seguito, per le stesse sconosciute ragioni, la fortuna lo abbandonò (Tashan, Chandni Chowk To China, Kambakkht Ishq, Blue, Tees Maar Khan, Khatta Meetha...). Il rigenerato masala di Salman (Wanted, Dabangg) costituisce ancora una novità, e la star è qui in questa monosala a dire ciao al suo pubblico, quel bacino di spettatori per i quali è lui il solo King Khan. I fischi di apprezzamento, i boati, le grida sono senza fine. E' difficile descrivere il caos. Si tratta di un'esperienza pop-culturale, e ne vale del tutto la pena. Ma sfortunatamente c'è anche un intero film da vedere, e il collo mi duole.
Mayank Shekhar, 03.06.11 Testo originale


ANNO : 2011
REGIA : Anees Bazmee

CAST:
Salman Khan ………………. Prem
Asin …………………. Pooja / Sanjana
Paresh Rawal …………………Balidan Bhardwaj
Arya Babbar ………………… Veer
Puneet Issar …………………….Dada Chaudhary
Apparizioni speciali di Ajay Devgan, Zarine Khan, Kangna Renaut, Sanjay Dutt, Arbaaz Khan

COLONNA SONORA : Pritam e Devi Sri Prasad
PLAYBACK SINGERS : Rahat Fateh Ali Khan, Kay Kay, Tulsi Kumar, Mika Singh, Sangeeta Pant



READY (TELEGU)
Il mio giudizio sul film : * 1,5/5

Da guardare per : l’energia di Genelia D’Souza, qualche bel brano musicale di Devi Sri Prasad
Punti deboli: Scarsa appetibilità, ritmi troppo lenti, coreografie viste e riviste, situazioni comiche mai efficaci.

ANNO : 2008
REGIA: Srinu Vylta

CAST :
Ram ……………………… Chandu
Genelia D’Souza ………………………. Pooja
Nazar…………………. Raghupati
Kotha Srinivasa Rao ……………….. Peddinaidu
Brahmanandam …………………… McDowell

Apparizioni speciali di Tamanna e Navdeep

COLONNA SONORA : Devi Sri Prasad
PLAYBACK SINGERS : Karthik, Priya, Benny, Shreya Ghoshal