Uno stesso titolo e una stessa trama confusionaria e chiassosa. Il successo giovanile telegu diviene la linea guida per una nuova autocelebrazione della superstar Salman Khan, reduce da un fascinoso restyling avviatosi con Wanted e ferocemente esploso in Dabangg.
Nel film con Ram e Genelia l’azione e la love story padroneggiano sulla commedia, elemento che invece invade la versione di Anees Bazmee cucita attorno ai pettorali , e alla cattedra di Mass Hero, del suo protagonista. Se la pellicola telegu è un’intrecciata romanticheria senza alcun senso quella hindi è una manciata di coriandoli su Salman, maggiore è l’attaccamento alla sua immagine di good/bad boy da parte del pubblico maggiore sarà l’entusiasmo con cui il film verrà accolto.
TRAMA
Una ragazza in fuga (Asin / Genelia D’Souza) cerca di trovare una sistemazione in attesa del suo nuovo passaporto per andarsene negli States e si finge la promessa sposa dello scapolone d’oro di una famiglia benestante Prem / Chandu (Salman Khan / Ram). La dote della giovane fa gola agli zii, entrambi don della malavita e con figlioli in età da matrimonio. Innamoratosi di Pooja Prem/ Chandu decide di trovare un meccanismo per burlarsi dei parenti e sfrutta la sua furbizia per girare le situazioni a suo favore.
Anees Bazmee è riuscito pienamente a trasformare un film romantico per ragazzini in una commedia colorata e di facile consumo destinata ad un pubblico più vasto. La trama inconsistente e l’eccessiva durata tuttavia penalizzano entrambe le versioni. il film con Ram e Genelia si mostra ancora più debole e meno adatto a soddisfare e ad intrattenere, a Bazmee va il merito di ha aggiunto una maggiore dose di umorismo e di aver saputo riproporre le stesse scene con brio e simpatia, confezionando un tipico masala flick estremamente dinamico in grado di far sorridere il pubblico almeno alla prima visione.
Da una parte le cime innevate della Svizzera ("Tu tu tu" e "Naa pedavulu nuvaite"), dall’altra le architetture scintillanti della Thailandia ("Humko pyaar hua"), cambiano le location dei video musicali. Genelia seduce con la sua freschezza in jeans, minigonne e chiome spettinate, Asin si mostra ipersofisticata ed esibisce una collezione di tulle e sete, abiti lunghi e svolazzanti, boccoli e trucco pesante. Aldilà della differenti scelte d’immagine e costumi le due eroine sono del tutto diverse anche nell’approccio: Genelia padroneggia sul suo compagno di scena Ram, spesso stanco o poco convinto, mentre Asin è soggiogata dall’esuberanza di un Salman sempre più Superman. I personaggi minori e gli arredi ricordano quelli dei Serial Tv tanto in voga nelle reti indiane piuttosto che figure o sfondi cinematografici; le famiglie patriarcali dalle reazioni esasperate, il padre smemorato e i ganster demenziali sono forse il principale motivo di risate in entrambi i casi, Paresh Rawal riesce a far sorridere molto più di quanto ha fatto Brahamanandan nello stesso ruolo. I set vistosamente artificiali e dal gusto retrò, i colori iper-saturati e i lieti fini “botte danze e zuccherini” accomunano perfettamente il film del 2008 e quello del 2011.
Le collaborazione tra Pritam e Devi Sri Prasad regala ai fedeli fan di Salman una colonna sonora gustosa, dalla pepatissima Item song “Character Dheela” , un Desi Reggaetone con giocosi riferimenti ai classici (Sholay, Mughal e Azam, Shree 420) in cui Zarine Khan (sosia ufficiale di Katrina Kaif?) e il muscoloso protagonista in canotta si sollazzano tra i piaceri della carne, ma ancora di più il tormentone “Dhinka Chinka” composto da Prasad per il film Arya 2 (“Ringa Ringa”) e riproposto in chiave salmancentrica, accompagnato da coreografie ammiccanti che non passeranno inosservate.
Tra gesti ricorrenti, percussioni di sottofondo, occhiali da sole e un look tamarro/modaiolo Salman Khan se la ride un sacco ed incendia il botteghino ancora prima del Tea (anzi Pee) Break festeggiando con ogni mezzo il suo ritrovato self- control.
READY ( HINDI)
Il mio giudizio sul film *** 3/5
Da guardare per : Farsi travolgere da un Salman Khan burlone over-confident oltre ogni limite, godersi scene divertenti, coreografie spassose e belle canzoni. Per Paresh Rawal e molte battute azzeccate.
Punti deboli : Durata eccessiva.
RECENSIONI
THE TIMES OF INDIA *** 3/5
Difficile capire perchè Anees Bazmee realizzi film, dal momento che in generale non vi è nessuna logica in essi. Thank you, No problem... Ma poi lo si comprende: per celebrare l'illogicità e il nonsense rendendoli terapeutici per il pubblico. Per fortuna in Ready vi è anche un'altra ragione: Salman Khan. La pellicola è un'ode a Salman, l'intrattenitore più che l'attore. E sino ad un certo punto, funziona. Lasciate perdere ogni pretesa e gustatevi il recital di una star che sta diventando sempre meno apologetico riguardo alla sua immagine. Salman in Ready si produce in tutto ciò che ama fare e che lo spettatore ama vedergli fare. E grazie anche al resto del cast, alla colonna sonora, ai colori, Ready non concede un attimo di tregua che consenta di pensare. Non vi annoierete.
Nikhat Kazmi, 02.06.11 Testo originale
HINDUSTAN TIMES ** 2/5
Ready rappresenta l'impero culturale, trito, da popcorn, di Re Salman. Mi trovo in un cinema tradizionale a sala singola, e il pubblico esulta producendo una folle cacofonia che potrebbe intimidire i non iniziati. Riesco a malapena a sentire me stesso. Fra le sequenze d'azione, le battute secche, le canzoni, le entrate in scena di Salman Khan - quasi tutte al rallentatore -, qualunque altra cosa si possa avvertire di questo film a prova di critico è di interesse puramente accademico. Non è difficile riconoscere la firma di Anees Bazmee. Il soggetto e la sensibilità derivano da una pellicola telugu. Negli anni ottanta i grandi successi bollywoodiani erano realizzati così, anche se non ambientati all'estero. Salman Khan è al momento la star non del sud più simile a Rajinikanth. Non recita una parte: è il personaggio a recitare Salman. Spesso l'attore neanche si preoccupa di sincronizzare il movimento delle labbra alle battute, si guarda intorno in modo disinteressato, oppure punta dritto all'obiettivo (che sembra apprezzare tantissimo la sua informalità). Ma la celebrità è ciclica. Ne sa qualcosa al riguardo Akshay Kumar che sperimentò una simile inesplicabile ascesa nel 2007 (Bhagam Bhag, Bhool Bhulaiyaa, Namastey London, Welcome), e in seguito, per le stesse sconosciute ragioni, la fortuna lo abbandonò (Tashan, Chandni Chowk To China, Kambakkht Ishq, Blue, Tees Maar Khan, Khatta Meetha...). Il rigenerato masala di Salman (Wanted, Dabangg) costituisce ancora una novità, e la star è qui in questa monosala a dire ciao al suo pubblico, quel bacino di spettatori per i quali è lui il solo King Khan. I fischi di apprezzamento, i boati, le grida sono senza fine. E' difficile descrivere il caos. Si tratta di un'esperienza pop-culturale, e ne vale del tutto la pena. Ma sfortunatamente c'è anche un intero film da vedere, e il collo mi duole.
Mayank Shekhar, 03.06.11 Testo originale
ANNO : 2011
REGIA : Anees Bazmee
CAST:
Salman Khan ………………. Prem
Asin …………………. Pooja / Sanjana
Paresh Rawal …………………Balidan Bhardwaj
Arya Babbar ………………… Veer
Puneet Issar …………………….Dada Chaudhary
Apparizioni speciali di Ajay Devgan, Zarine Khan, Kangna Renaut, Sanjay Dutt, Arbaaz Khan
COLONNA SONORA : Pritam e Devi Sri Prasad
PLAYBACK SINGERS : Rahat Fateh Ali Khan, Kay Kay, Tulsi Kumar, Mika Singh, Sangeeta Pant
READY (TELEGU)
Il mio giudizio sul film : * 1,5/5
Da guardare per : l’energia di Genelia D’Souza, qualche bel brano musicale di Devi Sri Prasad
Punti deboli: Scarsa appetibilità, ritmi troppo lenti, coreografie viste e riviste, situazioni comiche mai efficaci.
ANNO : 2008
REGIA: Srinu Vylta
CAST :
Ram ……………………… Chandu
Genelia D’Souza ………………………. Pooja
Nazar…………………. Raghupati
Kotha Srinivasa Rao ……………….. Peddinaidu
Brahmanandam …………………… McDowell
Apparizioni speciali di Tamanna e Navdeep
COLONNA SONORA : Devi Sri Prasad
PLAYBACK SINGERS : Karthik, Priya, Benny, Shreya Ghoshal
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