12 ottobre 2011

YEH SAALI ZINDAGI

Le crime stories hanno una buona tradizione a Bollywood; con Yeh Saali Zindagi, Sudhir Mishra onora il genere e presenta un film interessante, audace e piacevolissimo.

TRAMA

Arun (Irrfan Khan) è l'agente finanziario ed il contabile di una società di Delhi che ha un grosso ma sporco giro d'affari. Per lavoro, incontra l'affascinante cantante Priti (Chitrangda Singh) e perde la testa per lei.
Kuldeep (Arunoday Singh), appena uscito di prigione, tenta un ultimo colpo, un rapimento, per guadagnare tanto da  riconquistare la moglie Shanti (Aditi Rao Hydari) e sistemarsi per il resto della vita.
Come nella canzone che prende il titolo dal film, Yeh Saali Zindagi (...questa "dannata vita" non ci ascolta, noi scegliamo una direzione ma siamo portati altrove...), l'imprevedibilità del futuro farà in modo che Arun e Kuldeep incrocino le loro storie.

RECENSIONI

The Times of India ***1/2
Non è la prima volta che il regista Sudhir Mishra si cimenta con una gangster story. Aveva già dimostrato la sua perizia in un precedente cult thriller, Is Raat Ki Subah Nahin, ambientato a Mumbai. In Yeh Saali Zindagi la vicenda si svolge nei sobborghi e nei sordidi vicoli di Delhi. E la location toglie il respiro. Le tele di Mishra - grazie anche al direttore della fotografia (Sachin Kumar Krishnan) - catturano la capitale, regalando immagini affascinanti. Ma la visualizzazione è solo una delle qualità del film. La sceneggiatura di Mishra è avvincente, e rispetta l'intelligenza dello spettatore. Come era accaduto per Kaminey, anche YSZ non racconta tutto e si aspetta che il pubblico si risvegli dalla letargia, colga i dialoghi, le intonazioni, le sfumature. YSZ potrebbe sembrare un po' confuso, ma prestando la dovuta attenzione si finisce con l'apprezzarlo. In primo luogo perchè il cast soffia fuoco e passione nelle performance. Irrfan Khan guida il gruppo col suo personale carisma, e Arunoday Singh non è da meno. Difficile inoltre ignorare la colonna sonora di Nishat Khan e i testi di Swanand Kirkire. Dark, ambiguo, insolito: YSZ è un dramma d'azione e di cervello. Avremmo però preferito un minor numero di bip...
Nikhat Kazmi, 03.02.11
La recensione integrale.

Hindustan Times ***
Nessuna delle vicende narrate in Yeh Saali Zindagi cattura emotivamente il pubblico perchè tutte competono per conquistarne l'attenzione. L'umorismo è auto-consapevole. Le armi scattano con facilità. La narrazione è intricata. C'è leggerezza nella morte, e c'è stile nei dialoghi. YSZ potrebbe piacere ai fan di Tarantino e di Rodriguez, e potrebbe di contro non eccitare gli amanti del più maturo Hazaaron Khwaishein Aisi (2003) o di Yeh Woh Manzil To Nahin (1987), entrambi diretti da Mishra. Mishra è anche il regista di Is Raat Ki Subah Nahin (1996), un raro esempio di gangster story pre-Satya che narrava la malavita di Mumbai. In YSZ Mishra utilizza (e forse perde) la trama per mappare in modo accattivante la vita urbana della metropoli-villaggio di Delhi. Il film diviene una sorta di 'racconto di due città', Dickensiano per la sua grottesca commedia e per il numero di personaggi che la sviluppano. Ciascun ruolo è disegnato per essere morbidamente vistoso in un modo suo proprio. Il movimento è molto ampio, e risulta faticoso sincronizzarsi alla sua rapidità. YSZ appare confuso perchè nessun personaggio possiede un centro morale. E nessun personaggio tiene unita la trama. YSZ si muove ovunque per giungere ad una fine che va oltre quella progettata. La pellicola rimane in testa ma non abbastanza nel cuore. Gli attori sono tutti ispirati e meravigliosamente amalgamati fra loro. YSZ appare di gran lunga migliore della sua sceneggiatura.
Mayank Shekhar, 04.02.11
La recensione integrale.

Diana ***1/2
Yeh Saali Zindagi è un film sulla passione, anche erotica. I  protagonisti si muovono spinti dal desiderio, dall'amore, e la tensione sessuale è un elemento fondamentale della storia. Irrfan Khan e la splendida Chitrangda Singh insieme fanno tremare lo schermo grazie ad una chimica perfetta. Buona anche la sintonia tra Arunoday Singh e Aditi Rao Hydari.
Mentre la trama si complica in seguito all'entrata in scena degli elementi classici del genere - criminalità organizzata, poliziotti corrotti e politici non proprio irreprensibili - Yeh Saali Zindagi non perde la sua anima, compatezza e carattere.
Un film moderno, molto ben scritto ed intelligentemente realizzato. Meno innovativo ed adrenalinico di Kaminey, a cui effettivamente sembra in qualche modo imparentato, ma più denso e cerebrale.

Il bello:
- Irrfan Khan, bravo e davvero affascinante. La sua classe porta il film ad un altro livello.

Il brutto:
- Il personaggio di Chote, interpretato da Prashant Narayanan.

LA SCHEDA DEL FILM

Cast:
Arun -  Irrfan Khan
Kuldeep - Arunoday Singh
Priti - Chitrangda Singh
Shanti - Aditi Rao Hydari
Mehta - Saurabh Shukla
Satbeer - Sushant Singh
Tony - Vipin Sharma
Bade - Yashpal Sharma
Chote - Prashant Narayanan
Shyam - Vipul Gupta
Guddu - Tarun Shukla
La figlia del ministro - Madhvi Singh

Scritto e diretto da Sudhir Mishra

Prodotto da Prakash Jha

Musiche di Nishat Khan e Abhishek Ray

Coreografie di Rajiv Surti

Distribuito da Cine Raas Entertainment Pvt. Ltd.

Anno 2011

CURIOSITA'

- Al regista Sudhir Mishra piace, qualche volta, cambiare ruolo. Compare, infatti, come attore in alcuni film tra cui Traffic Signal e Raat Gayi Baat Gayi.

- E' la voce della bellissima Chitrangda Singh quella che canta sulle note della title song Yeh Saali Zindagi.
L'articolo originale.

- "Dal titolo sembrerebbe una lamentela nei confronti della vita. Ma è più uno scherzo. Un sorprendente punto di vista sull'esistenza.  Sudhir Mishra è andato oltre ciò che ha fatto nei film precedenti.  
Sudhir è un interessante filmmaker che sta cercando di realizzare qualcosa che sia orientato maggiormente verso i gusti del pubblico.
Qualcuno ha l'impressione che Yeh Saali Zindagi sia cupo. Non è così. E' un divertente ed affascinante thriller con il tocco di Sudhir..." (Irrfan Khan)
L'intervista integrale ad Irrfan Khan.

La pagina di Bollywood Hungama dedicata a Yeh Saali Zindagi.

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