Come salire sulle montagne russe, alcuni si divertono e
continuano la corsa ad occhi aperti, altri stringono i pugni e gridano “mai più!!”.
Mirchi è un film così, si susseguono numerosi
personaggi, luoghi, situazioni, succede l’impossibile e tra salite e discese la storia cavalca un binario vertiginoso (sperperando nel frattempo manciate di denaro). E’ quindi un
bel film o un contenitore stracolmo sul punto di scoppiare? Al termine della
visione scegliete la prima o la seconda risposta ma nell’arco di 2 ore e 47
minuti è certo che non vi annoierete.
TRAMA
Manesa (Richa Gangopadhyay), studentessa universitaria in
Italia, deve far ritorno al suo villaggio in Andhra Pradesh ma sente che le
mancheranno la libertà e la spensieratezza sperimentate al fianco di Jay
(Prabhas) il ragazzo del quale si è innamorata. La famiglia della ragazza è benestante ma circondata da problemi e piuttosto
tradizionalista, Manesa scalpita e Jay cerca di capire come migliorare la vita
di tutti e istaurare anche nei parenti più difficili una mentalità rilassata a
moderna.
Un film ? Direi più che altro una saga, una fusione di
diverse puntate di un serial, o forse un kolossal musicale che cerca di
trattenere l’attenzione del pubblico il più a lungo possibile. Prima di arrivare al finale si fa un giro
enorme e il titolo Mirchi (peperoncino) potrebbe suggerire tutto oppure niente.
Solo l’ennesimo speziato masala movie?
Anche no, e per diversi motivi l’esperimento mi è piaciuto.
In realtà la pellicola si compone di due parti nettamente
divise che la rendono imprevedibile ma anche discontinua, non facciamo in tempo
ad affezionarci ad una protagonista e ad un personaggio che tutto viene
bloccato sul più bello e ci si deve abituare a nuovi volti e nuovi nomi. Dopo quasi due ore di patrimonio assoluto di
Richa Gangopadyay ho iniziato a pensare che nel leggere sulla copertina del dvd
il nome di Anushka Shetty avevo visto male.
La storia di Manesa e Jay
intrattiene e delizia, poi invece arriva dell’altro, non migliore né peggiore,
semplicemente del tutto diverso. Premetto che adoro le interpretazioni e la personalità di
Anushka ma questa volta sono rimasta
delusa nel vedere una seconda storia, fin troppo seria, prendere il posto di
una più spensierata e frizzante che fino a quel momento mi aveva ampiamente
soddisfatta.
Dei difetti però ci si scorda in fretta perché Mirchi è
potenzialmente nato per piacere, oltre che belle canzoni orecchiabili e
deliranti video (da segnalare “Yahoon Yahoon” girato in Versilia e diverse città toscane
come Certaldo, Siena, Lucca e San Gimignano)
il film propone qualche giusta riflessione sociale mescolata qua e la’
dentro una storia romantica e graziosa.
Spunti interessanti (ai quali ho applaudito) sono ben integrati dentro
una confezione classica, apparentemente innocua e in linea con la
tradizione, tutto è perfettamente
somministrabile senza urtare la sensibilità di nessuno ma abbastanza forte da
suggerire all’orecchio qualcosa.
Promosso per le furbe intuizioni, lo stile, il ritmo e le locations italiane. (Bentornato
Prabhas! Dopo il bellissimo Varsham avevo il dubbio di averti perso per strada)
Il mio giudizio sul film : *** 3/5
ANNO: 2013
LINGUA: Telugu
TRADUZIONE DEL TITOLO : Peperoncino
REGIA : Koratala Siva
CAST:
Prabhas ………………….. Jay
Richa Gangopadhyay ………………………… Manesa
Anushka Shetty …………………………. Vennela
Sathyaraj …………………. Deva
Brahamanandam …………………. Veera Pratap
Sampath Raj …………….. Uma
Nandhiya …………………… Lata
COLONNA SONORA : Devi
Sri Prasad
PLAYBACK SINGERS : Mika Singh, Chinna Ponnu, Devi Sri
Prasad, Vijay Prakash, Anitha, Jaspreet Jasz, Kailash Kher, Suchitra, Geetha
Madhuri.
QUALCOS’ALTRO:
Nessun commento:
Posta un commento