10 dicembre 2013

MIRCHI




 Come salire sulle montagne russe, alcuni si divertono e continuano la corsa ad occhi aperti, altri stringono i pugni e gridano “mai più!!”. Mirchi è un film così, si susseguono numerosi personaggi, luoghi, situazioni, succede l’impossibile e tra salite e discese la storia cavalca un binario vertiginoso (sperperando nel frattempo manciate di denaro). E’ quindi un bel film o un contenitore stracolmo sul punto di scoppiare? Al termine della visione scegliete la prima o la seconda risposta ma nell’arco di 2 ore e 47 minuti è certo che non vi annoierete.

TRAMA
Manesa (Richa Gangopadhyay), studentessa universitaria in Italia, deve far ritorno al suo villaggio in Andhra Pradesh ma sente che le mancheranno la libertà e la spensieratezza sperimentate al fianco di Jay (Prabhas) il ragazzo del quale si è innamorata. La famiglia della ragazza è benestante ma circondata da problemi e piuttosto tradizionalista, Manesa scalpita e Jay cerca di capire come migliorare la vita di tutti e istaurare anche nei parenti più difficili una mentalità rilassata a moderna. 

Un film ? Direi più che altro una saga, una fusione di diverse puntate di un serial, o forse un kolossal musicale che cerca di trattenere l’attenzione del pubblico il più a lungo possibile.  Prima di arrivare al finale si fa un giro enorme e il titolo Mirchi (peperoncino) potrebbe suggerire tutto oppure niente. Solo l’ennesimo speziato masala movie?  Anche no, e per diversi motivi l’esperimento mi è piaciuto.
In realtà la pellicola si compone di due parti nettamente divise che la rendono imprevedibile ma anche discontinua, non facciamo in tempo ad affezionarci ad una protagonista e ad un personaggio che tutto viene bloccato sul più bello e ci si deve abituare a nuovi volti e nuovi nomi.  Dopo quasi due ore di patrimonio assoluto di Richa Gangopadyay ho iniziato a pensare che nel leggere sulla copertina del dvd il nome di Anushka Shetty avevo visto male.  La storia di Manesa  e Jay intrattiene e delizia, poi invece arriva dell’altro, non migliore né peggiore, semplicemente del tutto diverso. Premetto che adoro  le interpretazioni e la personalità di Anushka  ma questa volta sono rimasta delusa nel vedere una seconda storia, fin troppo seria, prendere il posto di una più spensierata e frizzante che fino a quel momento mi aveva ampiamente soddisfatta.
Dei difetti però ci si scorda in fretta perché Mirchi è potenzialmente nato per piacere, oltre che belle canzoni orecchiabili e deliranti video (da segnalare “Yahoon Yahoon”  girato in Versilia e diverse città toscane come Certaldo, Siena, Lucca e San Gimignano)  il film propone qualche giusta riflessione sociale mescolata qua e la’ dentro una storia romantica e graziosa.  Spunti interessanti (ai quali ho applaudito) sono ben integrati dentro una confezione classica, apparentemente innocua e in linea con la tradizione,  tutto è perfettamente somministrabile senza urtare la sensibilità di nessuno ma abbastanza forte da suggerire all’orecchio qualcosa. 
Promosso per le furbe intuizioni, lo stile,  il ritmo e le locations italiane. (Bentornato Prabhas! Dopo il bellissimo Varsham avevo il dubbio di averti perso per strada)

Il mio giudizio sul film : ***  3/5

ANNO: 2013
LINGUA: Telugu
TRADUZIONE DEL TITOLO : Peperoncino
REGIA :  Koratala Siva

CAST:
Prabhas ………………….. Jay
Richa Gangopadhyay ………………………… Manesa
Anushka Shetty …………………………. Vennela
Sathyaraj …………………. Deva
Brahamanandam …………………. Veera Pratap
Sampath Raj …………….. Uma
Nandhiya …………………… Lata

COLONNA SONORA :  Devi Sri Prasad
PLAYBACK SINGERS : Mika Singh, Chinna Ponnu, Devi Sri Prasad, Vijay Prakash, Anitha, Jaspreet Jasz, Kailash Kher, Suchitra, Geetha Madhuri.

QUALCOS’ALTRO:

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