Un talento ingiustamente valutato ai
posteri e mai valorizzato in scala internazionale: Hrishikesh Mukherjee, un artista originale e ironico che ha proposto i suoi film con umiltà e senza alcuna volontà di convincere quei critici più snob che di lui si
accorgeranno un po’ troppo tardi. Asli
Naqli è forse uno dei suoi titoli meno conosciuti e audaci, un film più vicino alla produzione mainstream ma guidato da quella
capacità di sintesi e osservazione che ha reso il regista uno dei più grandi
maestri del Cinema Hindi.
TRAMA
Anand (Dev Anand), nipote e unico erede di un ricco
imprenditore, vuole trovare un senso alla sua vita dopo anni di ozio, gioco
d’azzardo e notti brave. Il nonno lo considera un buono a nulla e vuole di
ingabbiarlo in un fruttuoso matrimonio d’interesse, ennesima manovra
commerciale per il bene della sua azienda. Proprio alla vigilia del fidanzamento il ragazzo fugge da casa e inizia a vivere in un quartiere popolare, cerca lavoro e incontra nuovi amici, ma non rivela a nessuno il
suo vero nome.
Nel cinema di Mukherjee la
semplicità è un traguardo e non un punto di partenza, il regista invita
a preservare l’umiltà, sola caratteristica della vera grandezza, e a
sbeffeggiare chi si prende troppo sul serio, mostrando come una risata e una
buona risposta siano il modo migliore
per fronteggiare l'idiozia. L’autore ha promosso ed elaborato
un suo stile cinematografico, un intrattenimento impegnato e acuto,
irrobustito dall’ironia, riscaldato dall’umanità dei
personaggi, gente comune con reazioni e sensazioni reali.
Asli Naqli è il film sulla realizzazione personale, un racconto in musica sulla ricerca della propria identità e di una
felicità che si incontra nei momenti più inaspettati e nei luoghi che non
avremmo mai immaginato di calpestare. La
storia mostra come uno stanco fannullone riesca a dare un taglio al passato e scoprire la voglia di vivere a partire da un divorzio irreversibile :
quello con il suo cognome. La pellicola è elegante e a tratti commovente,
di assimilazione immediata e piacevole
nella visione, i protagonisti rendono l’atmosfera frizzante: di Sadhana
colpisce l’espressività, il sorriso ammaliante e la compostezza, di Dev Anand il savoir fair e la capacità di sentirsi
sempre a suo agio, non solo nelle scene brillanti e romantiche ma anche quando un velo di melodramma cala lentamente sulla scena . Se a
cavallo dei Cinquanta e Sessanta Raj Kapoor ha incarnato la passione e Dilip Kumar è stato il
volto del dramma, Dev Anand si è
costruito un suo personaggio capace di resistere agli anni, un giovane metropolitano dalla studiata
naturalezza, dall’aria divertita, sciolto nei movimenti e malandrino.
Eroi ed eroine difficili da dimenticare, una colonna sonora firmata da maestri (Shankar & Jaikishen) e personaggi di sfondo capaci di creare un ottimo impatto: la ragione per cui un film funziona fin dalla prima scena non è mai una soltanto. Tutti i titoli di Mukherjee sono guidati da un messaggio di fondo, una situazione umana da leggere con ironia, un prurito sociale da mettere il luce, un problema riassumibile in una o due parole al quale si collegano poi diverse sub tematiche, canzoni e l'immancabile evasione. Ciascuna trama si basa su argomento di partenza e tra le più ammirabili caratteristiche del regista c'è la capacità di non ripetersi mai, riuscendo ad unire il cinema indipendente alla grande produzione commerciale senza fissarsi in nessuno standard.
Eroi ed eroine difficili da dimenticare, una colonna sonora firmata da maestri (Shankar & Jaikishen) e personaggi di sfondo capaci di creare un ottimo impatto: la ragione per cui un film funziona fin dalla prima scena non è mai una soltanto. Tutti i titoli di Mukherjee sono guidati da un messaggio di fondo, una situazione umana da leggere con ironia, un prurito sociale da mettere il luce, un problema riassumibile in una o due parole al quale si collegano poi diverse sub tematiche, canzoni e l'immancabile evasione. Ciascuna trama si basa su argomento di partenza e tra le più ammirabili caratteristiche del regista c'è la capacità di non ripetersi mai, riuscendo ad unire il cinema indipendente alla grande produzione commerciale senza fissarsi in nessuno standard.
Il mio giudizio sul film : *** 3/5
ANNO: 1962
TRADUZIONE DEL TITOLO : Reale e Finto
REGIA
: Hrishikesh Mukherjee
CAST:
Dev Anand
……………………………. Anand
Sadhana
……………………….. Reenu
Anwar
Hussain ……………… Mohan
Nasir
Hussain ………………… Seth Dwarka Das
Sandhya Roy ………………… Shanti
Leela Chitnis ………………. La madre di Sadhana
COLONNA SONORA: Shankar & Jaikishen
PLAYBACK SINGERS: Mohammad Rafi, Lata Mangeshkar
QUALCOS’ALTRO:
Dev Anand ha recitato con Sadhana anche in Hum Dono, una
delle pietre miliari della carriera dell’artista, il film è stato originalmente
girato in bianco e nero ma nel 2011 è uscito nelle sale indiane Hum Dono
Rangeen, la versione a colori della pellicola
preceduta da un breve videomessaggio dell’attore (purtroppo scomparso lo
scorso dicembre).
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