Se si dovesse preparare una lista delle cose in cui il popolo indiano non ama
porsi alcun limite ai primi posti troveremmo di certo il cinema e i matrimoni, il sodalizio movie + marriage ha prodotto molti titoli di diverse tipologie e continua ad essere una combinazione ideale nonostante nuovi generi prendano il largo. Sulla scìa del fortunato Band Baaja Baarat il film cerca di unire i due ingredienti evergreen sigillandoli in una confezione moderna e trovando pure il coraggio di aggiungere riflessioni più audaci. I presupposti ci sono
ma quasi tutto va storto, forse a causa dell’inesperienza dei creatori (e degli interpreti) o di un’eccessiva tensione sui possibili interventi della censura.
TRAMA
Bittoo (Pulkit Samrat ) gira video di matrimoni ed è
soddisfatto della sua carriera fino a quando la fidanzata Mrinalini (Amita Pathak), che proviene da una famiglia
benestante, non inizia a chiederli di trovare un lavoro più fruttuoso. Sedotto dall’idea di guadagnare facilmente il
ragazzo acconsente di spiare coppie in
viaggio di nozze per vendere il materiale ripreso al titolare di una tv per
soli adulti.
Bittoo Boss è di certo poco raffinato ed entusiasmante ma non
completamente da buttare, si tratta di un film dal taglio dilettantesco che non aggiunge niente di nuovo nel panorama
cinematografico ma fotografa, seppur in modo superficiale e buonista, alcuni
aspetti interessanti. Le
nuove generazioni vogliono di più, è un dato di fatto, sentono la pressione di
una società più nevrotica e global e cercano i mezzi per ottenere con rapidità
lo stile di vita desiderato. Altra verità
innegabile è l’attenzione, quasi maniacale, alle preparazioni di matrimoni in
grande stile, con centinaia di invitati, feste interminabili, quintali di cibo
e un susseguirsi di diverse celebrazioni.
Le famiglie amano immortalare l’evento con videoclip dal taglio alquanto
bollywoodiano, alla Hum Aapke Hain Kaun per intenderci, ricchi di effetti
speciali, colonne sonore cinematografiche, danze di gruppo ed euforia. All’interno di un quadro piuttosto realistico
bene si inserisce un protagonista giovane e appassionato per il suo lavoro ma
sottoposto alle pressioni di una fidanzata impegnata ad assicurarsi che lo
stipendio sia sufficiente a finanziare il suo shopping, proiettando nella società un’immagine dinamica e
prosperosa. Bittoo (nome del
protagonista di Band Baaja Baarat, evidente fonte d’ispirazioni per il primo
tempo) aggiunge al suo nome Boss, da Big Boss, programma televisivo dal quale è nato anche
il nostrano Grande Fratello. Dai romantici video matrimoniali si passa alla Real Tv dai contenuti scottanti, telecamere nascoste
trasformano coppie normali in inconsapevoli attori di film a luci rosse, mentre i protagonisti continuano
ad ignorare l’esistenza delle riprese qualcuno trae guadagno dall’esposizione
della loro vita privata. Il twist della seconda parte si ispira a un
fatto di cronaca piuttosto imbarazzante e realmente registrato, il più delle volte si
trattava della perversa curiosità di alcuni albergatori, in altri casi di vero e
proprio commercio di materiale pornografico girato senza consenso.
Pur partendo da spunti interessanti Bittoo Boss non riesce a
crearsi una propria personalità e finisce per scherzare ingiustamente su una tematica seria, una
maggiore dose di coraggio l’avrebbe reso meno odioso, manca un
pizzico di cinismo, e perché no, di cattiveria nel protagonista, che pecca senza sporcarsi le
mani ed esce fuori dai pasticci illeso e immacolato. Non è accettabile. Il
regista avrebbe fatto bene ad astenersi dal riversare fiumi di stucchevole moralismo senza alcun controllo, così come Pulkit
Samrat si sarebbe dovuto tenere alla larga dall’acconciatura sfoggiata da
Ranveer Singh in BBB (anche perché in quanto a fascino e look il paragone non è destinato a reggere).
Il mio giudizio sul film : ** 2/5
ANNO : 2012
REGIA : Supavitra Babul
CAST
Pulkit Samrat ……………. Bittoo
Amita Pathak ……………. Mrinalini
COLONNA SONORA : Raghav Sachar
QUALCOS'ALTRO:
Nonostante Bittoo Boss sia ambientato a Shimla, Chandigarh e Amritsar a parte alcune scene in esterna tutto il film è stato girato negli studios di Mumbai.
Il trailer del film è stato più volte bloccato dai controlli del Film Censor Board, la censura ha obbligato una pesante revisione dello script, molte scene sono state tagliate o girate di nuovo, interventi che sicuramente hanno compromesso in maniera decisiva la possibile riuscita della pellicola. Breve articolo di The Times of India dedicato all'argomento (febbraio 2012).
Vedi anche An Insider's View of the Film Centre Board, segnalazione dell'interessante articolo redatto da Mayank Shankar sul lavoro di revisione da parte della censura indiana. (Cinema Hindi, Breaking News, 22.06.12)
Nonostante Bittoo Boss sia ambientato a Shimla, Chandigarh e Amritsar a parte alcune scene in esterna tutto il film è stato girato negli studios di Mumbai.
Il trailer del film è stato più volte bloccato dai controlli del Film Censor Board, la censura ha obbligato una pesante revisione dello script, molte scene sono state tagliate o girate di nuovo, interventi che sicuramente hanno compromesso in maniera decisiva la possibile riuscita della pellicola. Breve articolo di The Times of India dedicato all'argomento (febbraio 2012).
Vedi anche An Insider's View of the Film Centre Board, segnalazione dell'interessante articolo redatto da Mayank Shankar sul lavoro di revisione da parte della censura indiana. (Cinema Hindi, Breaking News, 22.06.12)
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