Come sarebbe noioso il mondo senza le commedie romantiche. Quasi
non riesco a immaginarmelo. Il giorno in cui spariranno dalla faccia della
terra emigrerò su qualche nuovo pianeta (purchè dotato di prese elettriche)
portando con me solo un computer, un hard disk e una pila di dvd. A scongiurare
l’estinzione di questo antidoto miracoloso alla noia per fortuna c’è il cinema
indiano, un’onorabile industria che non ha ancora smesso di sognare e lancia
sul mercato iniezioni di positività e di calore per dare un tocco diverso alla
vita di tutti i giorni. Hasee Toh Phasee è una commedia romantica a tutto
tondo, per gli amanti del genere una tazza di gelato da gustarsi nel luogo più
confortevole della casa.
TRAMA
Nikhil (Sidharth Malotra), cerca di sfondare ma è a corto di
finanziatori, il fidanzamento con la ricca Karishma (Adah Sharma), stilosissima
aspirante attrice di bollywood, potrebbe porre fine ai suoi problemi, fino a
che non spunta fuori dal nulla Meeta (Parineeti Chopra), la sorella stravagante
e imbottita di psicofarmaci che la futura sposa vorrebbe nascondere agli occhi
della famiglia in occasione delle sue nozze.
Da quando si inizia ad apprezzare un film? Qual è il momento
in cui si decide se è amore oppure no? Un attimo è sufficiente per far scuocere
la pasta e far scendere a picco la qualità del migliore dei piatti. Non mi
ricordo quando il minuto decisivo è scoccato, so’ solo che dopo un inizio freddino
di colpo ho iniziato a seguire il film con divertimento e attenzione, il tempo
ha preso a volare e ancora, a distanza di ore, sembra irrintracciabile. Il finale
è arrivato senza che me ne accorgessi lasciandomi una sensazione positiva, e tanta
voglia di aprire un file word per intraprendere una recensione.
Le ragazze della porta accanto ora sono di moda e la scaltra
Parineeti si sta costruendo una carriera brillante sulla sua immagine da
persona comune, chiacchierona, energica e dal sorriso smagliante. Mi piace, mi convince
sempre di più, la sua carica e la sua autoironia fanno girare le scene dal
verso giusto. Ma fin qui niente di
nuovo. Poi sono arrivate le parti più emotive
e difficili da interpretare, e da lì ho finalmente imparato ad apprezzarla in
tutte le sue sfumature, rompendo una volta per tutte un grosso (ed errato) pregiudizio
dal nome “Parineeti cugina di”. Sidharth
si muove bene, è un bel ragazzo ma non mi trasmette più di tanto, non mi impazzisce l'ormone, forse semplicemente
non è il mio tipo ma come attore non è affatto da buttare. La sua personalità è in linea con il personaggio
di Nikhil, la sua interpretazione è molto spontanea, gli ci vorranno anni forse
per smettere di essere lo “studente dell’anno” però ci siamo, l’autostrada è
lunga ma l’indirizzo impostato nel navigatore è quello giusto.
Si sente lo zampino di Karan Johar, eccome, nello stile
generale della pellicola, nei colori abbinati, nella qualità impeccabile delle
riprese, negli arredi, nella creazione di ambienti interni, ed esterni, anche
troppo belli per essere veri (e infatti si tratta quasi sempre di sets). Immagino che dietro ad una scena sensuale e
delicata, racchiusa in pochi secondi, e di forte impatto, ci sia non tanto la
mano del regista quanto quella di Karan, un pittore famoso che lascia in HTP una
pennellata indelebile. Se non è un colpo del maestro si tratta comunque di un’imitazione
degna d’onore.
La storia? Un inizio prevedibile e un finale classicissimo. E’
tutto quello che c’è nel mezzo a fare la differenza. Dopo aver pensato più di
una volta che l’overacting di Parineeti nella prima parte fosse fuori luogo, e
che le espressioni di Sidharth Malhotra non cambiassero mai, ho dovuto attendere
un’altra manciata di minuti per rimangiarmi tutto e rilassare le guance,
finalmente con un sorriso. I due protagonisti sono un abbinamento un po’
bizzarro ma in linea con l’evoluzione della storia, che immaginavo un semplice a
boy – meets – a girl, e invece ci ho trovato molto di più, frugando in una
piacevole confusione tra colorate canzoni, baraonde familiari, alcune scene simpatiche
e altre molto intense ed emozionanti (affidate soprattutto alla protagonista
femminile, una vera a propria Leader). Potrà
non essere un film perfetto ma sicuramente vale il tempo e il denaro spesi per
guardarlo, non c’è un limite ben preciso tra il delirio e la filosofia, oltre
che a una ritmata punjabi wedding song, e magari pure le piogge monsoniche, il
cielo grigio di Mumbai e una bella indigestione di vada pav.
Il mio giudizio sul film : *** 3/5
ANNO : 2014
REGIA: Vinil Mathew
TRADUZIONE DEL TITOLO : Se ti sorride è in trappola!
CAST :
Parineeti
Chopra ………………… Meeta
Sidharth
Malhotra ………………. Nikhil
Adah Sharma
………………… Karishma
Manoj Joshi ……………………… Il padre di Meeta e Karishma
COLONNA
SONORA : Vishal & Shekhar
PLAYBACK
SINGERS: Vishal, Shekhar, Sunidhi Chahuan, Benny Dayal, Shreya Goshal, Shafqat
Amanat Ali, Nupur Pant, Chinmayi Sripaada, Sanam Puri, Shipria Goyal.
QUALCOS’ALTRO:
Il film è stato prodotto da Karan Johar in collaborazione
con Anurag Kashyap , Vikramaditya Motwane e Vikas Bahl.
Per pochi secondi Karan Johar compare in una scena della
pellicola.
Il regista Vinil Mathew compie con Hasee toh Phasee il suo
debutto cinematografico. La sua gavetta è stata al fianco di due autori di
tutto rispetto delle cinematografie del sud, Bharath Bala e Santosh Sivan.
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