Il 12 febbraio 2010 è uscito in tutto il mondo, tranne che in Italia, il nuovo film di Karan Johar, My Name is Khan.
E’ stato presentato il 10 febbraio ad Abu Dhabi con una grande première e, nella stessa settimana, ha partecipato fuori concorso al Festival Internazionale del Cinema di Berlino.
Il film rappresenta un evento che è stato lungamente atteso perchè riunisce sul grande schermo una delle coppie cinematografiche più amate di sempre, Kajol e Shah Rukh Khan. I due attori sono stati protagonisti di film che occupano un posto d'onore nella storia della cinematografia in lingua Hindi.
Kajol e Shah Rukh Khan non recitavano insieme da nove anni.
TRAMA
Rizwan Khan (Shah Rukh Khan) è un indiano musulmano, affetto da autismo, che vive a San Francisco con il fratello. Quando inizia a lavorare come venditore di prodotti di bellezza incontra Mandira (Kajol), parrucchiera, divorziata e madre di un ragazzino di nome Sameer (Yuvaan Makaar). Rizwan e Mandira si innamorano. Insieme sono felici ma l'attacco al World Trade Center dell'11 settembre 2001 cambierà le loro vite e darà inizio ad un viaggio che li allontanerà l’uno dall’altro.
RECENSIONI
The Times of India *****
Parliamo del fattore-K: Karan (Johar) e (Shah Rukh) Khan come non li avete mai visti. MNIK è senza dubbio una delle pellicole Bollywoodiane più significative e commoventi realizzate di recente. Reinventa completamente regista e attore, e crea un nuovo punto di riferimento per il duo che ha regalato all'India alcuni dei più popolari film d'intrattenimento. Il punto di forza di MNIK sono le interpretazioni. Shah Rukh Khan e Kajol non si dimenticano con facilità, e si finisce col portarsi appresso i loro personaggi all'uscita dalla sala. Così come Zarina Wahab, che infonde vita al perfetto prototipo della perfetta madre Indiana: totalmente legata alle proprie radici culturali ma totalmente laica. Aggiungeteci poi l'occhio del regista per i dettagli, il richiamo ad avvenimenti di attualità, le sequenze che pongono interrogativi e sfide, e otterrete un cinema che ispira, commuove e induce a riflettere. Eppure intrattiene: MNIK non è mai pedante, malgrado il suo appello alla tolleranza intesa come virtù fondamentale per il XXI secolo, nel quale non vi è posto per regionalismi, divisioni, caste, sciovinismi culturali o sessuali. Decretiamone il decesso mentre il resto del mondo passa oltre. Ma più di tutto è l'emozionante semplicità della narrazione di Johar a risplendere. Il film tesse una tela molto vasta: l'11 Settembre, il post-11 Settembre, gli abusi razziali, le draconiane leggi per la sicurezza, un'isterica giurisprudenza Americana, l'uragano Katrina. Ma raramente va fuori fuoco. MNIK offre senza dubbio la miglior interpretazione di Shah Rukh Khan. L'attore non perde mai il personaggio, malgrado i manierismi, il faticoso linguaggio del corpo ed il particolare modo di parlare. La sua performance è persino migliore di quella di Tom Hanks in 'Forrest Gump'. Kajol vince su tutta la linea, con una sobrietà che cattura. Karan Johar è diventato maggiorenne e racconta una storia complessa, ma lo fa con semplicità, senza dimenticare che lo scopo principale del cinema è quello di intrattenere.
Nikhat Kazmi, 11.02.10
La recensione integrale
Hindustan Times ***
Questa è forse una delle rare occasioni in cui Shah Rukh Khan si è sforzato di non interpretare se stesso (altre eccezioni: 'Swades' e 'Chak De! India'). Non è un buon biglietto da visita per una carriera formata da circa 60 film. Le abitudini sono dure a morire. E' difficile percepire Shah Rukh Khan come il personaggio che interpreta. E' più una super-star, unica, che un attore (a differenza di Amitabh Bachchan e di Aamir Khan che sono una combinazione fra i due aspetti). 'Forrest Gump' nell'intenzione, 'Rain Man' nell'approccio, lievemente Bollywoodiano, più a fuoco rispetto a 'Kurbaan' (prodotto da Karan Johar e di argomento simile), si avverte dell'onestà nello scopo della pellicola. MNIK esprime bene il concetto che si prova minor empatia per un problema che non si è mai dovuto affrontare, che i pregiudizi sono insiti nel nostro DNA, e che gli Americani non fanno eccezione. Lo Shiv Sena nel suo settarismo è stato generoso a prendersela con la superstar Musulmana laica prima della distribuzione del film: ora sappiamo bene chi sono gli eroi negativi di MNIK, potrebbero essere proprio al di fuori del cinema. E hanno reso la pellicola ancor più importante proprio per l'argomento che tratta.
Mayank Shekhar, 11.02.10
La recensione integrale
Los Angeles Times
My Name Is Khan è un potente, intenso colpo al cuore e Khan e Kajol, le più grandi star di Bollywood, sono molto affascinanti ed entrambi all'altezza del carico di emozioni richiesto dal ruolo.
Kevin Thomas, 13.02.10
La recensione integrale
Diana *****5/5
My Name is Khan è un grande film.
Il sito ufficiale del film.
Aggiornamento del 04.11.10
Parliamo del fattore-K: Karan (Johar) e (Shah Rukh) Khan come non li avete mai visti. MNIK è senza dubbio una delle pellicole Bollywoodiane più significative e commoventi realizzate di recente. Reinventa completamente regista e attore, e crea un nuovo punto di riferimento per il duo che ha regalato all'India alcuni dei più popolari film d'intrattenimento. Il punto di forza di MNIK sono le interpretazioni. Shah Rukh Khan e Kajol non si dimenticano con facilità, e si finisce col portarsi appresso i loro personaggi all'uscita dalla sala. Così come Zarina Wahab, che infonde vita al perfetto prototipo della perfetta madre Indiana: totalmente legata alle proprie radici culturali ma totalmente laica. Aggiungeteci poi l'occhio del regista per i dettagli, il richiamo ad avvenimenti di attualità, le sequenze che pongono interrogativi e sfide, e otterrete un cinema che ispira, commuove e induce a riflettere. Eppure intrattiene: MNIK non è mai pedante, malgrado il suo appello alla tolleranza intesa come virtù fondamentale per il XXI secolo, nel quale non vi è posto per regionalismi, divisioni, caste, sciovinismi culturali o sessuali. Decretiamone il decesso mentre il resto del mondo passa oltre. Ma più di tutto è l'emozionante semplicità della narrazione di Johar a risplendere. Il film tesse una tela molto vasta: l'11 Settembre, il post-11 Settembre, gli abusi razziali, le draconiane leggi per la sicurezza, un'isterica giurisprudenza Americana, l'uragano Katrina. Ma raramente va fuori fuoco. MNIK offre senza dubbio la miglior interpretazione di Shah Rukh Khan. L'attore non perde mai il personaggio, malgrado i manierismi, il faticoso linguaggio del corpo ed il particolare modo di parlare. La sua performance è persino migliore di quella di Tom Hanks in 'Forrest Gump'. Kajol vince su tutta la linea, con una sobrietà che cattura. Karan Johar è diventato maggiorenne e racconta una storia complessa, ma lo fa con semplicità, senza dimenticare che lo scopo principale del cinema è quello di intrattenere.
Nikhat Kazmi, 11.02.10
La recensione integrale
Hindustan Times ***
Questa è forse una delle rare occasioni in cui Shah Rukh Khan si è sforzato di non interpretare se stesso (altre eccezioni: 'Swades' e 'Chak De! India'). Non è un buon biglietto da visita per una carriera formata da circa 60 film. Le abitudini sono dure a morire. E' difficile percepire Shah Rukh Khan come il personaggio che interpreta. E' più una super-star, unica, che un attore (a differenza di Amitabh Bachchan e di Aamir Khan che sono una combinazione fra i due aspetti). 'Forrest Gump' nell'intenzione, 'Rain Man' nell'approccio, lievemente Bollywoodiano, più a fuoco rispetto a 'Kurbaan' (prodotto da Karan Johar e di argomento simile), si avverte dell'onestà nello scopo della pellicola. MNIK esprime bene il concetto che si prova minor empatia per un problema che non si è mai dovuto affrontare, che i pregiudizi sono insiti nel nostro DNA, e che gli Americani non fanno eccezione. Lo Shiv Sena nel suo settarismo è stato generoso a prendersela con la superstar Musulmana laica prima della distribuzione del film: ora sappiamo bene chi sono gli eroi negativi di MNIK, potrebbero essere proprio al di fuori del cinema. E hanno reso la pellicola ancor più importante proprio per l'argomento che tratta.
Mayank Shekhar, 11.02.10
La recensione integrale
Los Angeles Times
My Name Is Khan è un potente, intenso colpo al cuore e Khan e Kajol, le più grandi star di Bollywood, sono molto affascinanti ed entrambi all'altezza del carico di emozioni richiesto dal ruolo.
Kevin Thomas, 13.02.10
La recensione integrale
Diana *****5/5
My Name is Khan è un grande film.
Un film pieno, importante, intelligente, emozionante, che racconta l'umanità e l'amore.
Sullo sfondo si narra la storia americana degli ultimi dieci anni: l'11 settembre 2001, la minaccia del terrorismo internazionale, l'uragano Katrina,la guerra in Iraq e l'elezione di Barack Obama, ma il protagonista è Rizwan Khan. Un eroe dolce che, spinto dalla disperazione, con la perseveranza e l'onestà di chi non ha colpe, intraprende il suo cammino.
Il messaggio, espresso senza retorica o pedanteria, arriva forte e chiaro. Non si tratta di una denuncia ma di un'esposizione e di una risposta. La risposta per chi crede che musulmano sia sinonimo di terrorista.
Con My Name is Khan Karan Johar si conferma un grande regista. Come sempre punta la cinepresa sull'unica cosa che conta davvero: l'amore. Per la patria, la religione, per dio. L'amore per il prossimo, la solidarietà, l'amicizia. L'importanza della propria identità culturale, la fierezza. L'amore tra madre e figlio. L'amore tra un uomo e una donna.
Karan Johar dirige con l'acutezza e la sensibilità che ormai sono la sua firma, sa essere generoso, spiritoso, leggero, romantico ma anche lucido, misurato, sobrio.
E' innamorato dei suoi attori ed insieme a loro gira scene magistrali che sono già cult. Belle, giuste, magiche.
Dolcissima e commuovente la colonna sonora, perfetti gli attori comprimari.
Il bello:
-Kajol.
Perchè non le importa di non entrare in una taglia 40 o di non avere le sopracciglia sottili come ali di gabbiano. Perchè ha un talento fuori dal comune. Perchè incanta ed illumina lo schermo. Perchè è brava in modo stupefacente.
Perchè quando c'è lei è tutta un'altra cosa.
- Shah Rukh Khan.
Dopo aver visto questo film a qualcuno è venuto il dubbio che fosse un alieno. Un sospetto comprensibile poichè la sua interpretazione è più che sorprendente, è incredibile. Ma proprio chi ha ammirato Shah Rukh Khan in My Name is Khan sa che è umanissimo. Il suo tenero Rizwan lascia senza parole proprio per la sua calda umanità, per la fragilità e l'innocenza che esprime.
Nessuno potrà dimenticare come, indossando le scarpe da tennis del figlio, cammina timido per tutti gli Stati Uniti. O come nei momenti di tensione e di difficoltà rigira dei sassolini nella mano come fossero idee. Nè il suo sorriso dolce mentre, pieno di pudore, si copre il viso davanti alla donna che ama. E la semplicità di poche parole pronunciate con orgoglio e disarmante chiarezza "my name is Khan and I'm not a terrorist".
Shah Rukh Khan cineillumina d'immenso.
Il brutto:
Niente.
Sullo sfondo si narra la storia americana degli ultimi dieci anni: l'11 settembre 2001, la minaccia del terrorismo internazionale, l'uragano Katrina,
Il messaggio, espresso senza retorica o pedanteria, arriva forte e chiaro. Non si tratta di una denuncia ma di un'esposizione e di una risposta. La risposta per chi crede che musulmano sia sinonimo di terrorista.
Con My Name is Khan Karan Johar si conferma un grande regista. Come sempre punta la cinepresa sull'unica cosa che conta davvero: l'amore. Per la patria, la religione, per dio. L'amore per il prossimo, la solidarietà, l'amicizia. L'importanza della propria identità culturale, la fierezza. L'amore tra madre e figlio. L'amore tra un uomo e una donna.
Karan Johar dirige con l'acutezza e la sensibilità che ormai sono la sua firma, sa essere generoso, spiritoso, leggero, romantico ma anche lucido, misurato, sobrio.
E' innamorato dei suoi attori ed insieme a loro gira scene magistrali che sono già cult. Belle, giuste, magiche.
Dolcissima e commuovente la colonna sonora, perfetti gli attori comprimari.
Il bello:
-Kajol.
Perchè non le importa di non entrare in una taglia 40 o di non avere le sopracciglia sottili come ali di gabbiano. Perchè ha un talento fuori dal comune. Perchè incanta ed illumina lo schermo. Perchè è brava in modo stupefacente.
Perchè quando c'è lei è tutta un'altra cosa.
- Shah Rukh Khan.
Dopo aver visto questo film a qualcuno è venuto il dubbio che fosse un alieno. Un sospetto comprensibile poichè la sua interpretazione è più che sorprendente, è incredibile. Ma proprio chi ha ammirato Shah Rukh Khan in My Name is Khan sa che è umanissimo. Il suo tenero Rizwan lascia senza parole proprio per la sua calda umanità, per la fragilità e l'innocenza che esprime.
Nessuno potrà dimenticare come, indossando le scarpe da tennis del figlio, cammina timido per tutti gli Stati Uniti. O come nei momenti di tensione e di difficoltà rigira dei sassolini nella mano come fossero idee. Nè il suo sorriso dolce mentre, pieno di pudore, si copre il viso davanti alla donna che ama. E la semplicità di poche parole pronunciate con orgoglio e disarmante chiarezza "my name is Khan and I'm not a terrorist".
Shah Rukh Khan cineillumina d'immenso.
Il brutto:
Niente.
Da vedere, rivedere e rivedere.
SCHEDA DEL FILM
Cast:
Rizwan Khan - Shahrukh Khan
Mandira - Kajol
Sameer (Sam) - Yuvaan Makaar
Rizwan's mother - Zarina Wahab
Rizwan Khan (da bambino) - Tanay Chheda (Taare Zameen Par)
Zakir Khan - Jimmy Shergill (A Wednesday! )
Haseena Khan - Sonya Jehan Haseena Khan
Barack Obama - Christopher B. Duncan
Reese Garick - Kenton Duty
Mark Garrick - Dominic Renda
Sarah Garrick - Katie A. Keane
Mama Jenny - Jennifer Echols
Detective Garcia - Benny Nieves
Diretto da Karan Johar (Kabhi Alvida Naa Kehna)
Scritto da Shibani Bathija (Fanaa)
Musiche: Shankar Mahadevan, Ehsan Noorani and Loy Mendonsa (Taare Zameen Par)
Anno: 2010
Distribuito da: 20th Century Fox
AWARDS
2011 Filmfare Awards
Miglior resista - Karan Johar
Miglior attore - Shahrukh Khan
Miglior attrice - Kajol
2011 Zee Cine Awards
Miglior regista - Karan Johar
Miglior attore- Shahrukh Khan
Miglior cantante donna - Richa Sharma - "Sajda"
Miglior storia - Karan Johar e Shibani Bhatija
Miglior suono - Dileep Subramaniam
Best Marketed Movie
2011 Star Screen Awards
Miglior attore (giuria popolare) - Shahrukh Khan
Miglior direttore musicale - Shankar Ehsan Loy
Ramnath Goenka Memorial Award
6th Apsara Film e Television Producers Guild Awards
Miglior regista - Karan Johar
Miglior attore (giuria popolare) - Shahrukh Khan
Big Star Entertainment Awards
Miglior film - Dharma Productions
Migliore colonna sonora - Shankar Ehsan Loy
Oltre a questi riconoscimenti ed ad un notevole successo al botteghino, My name is Khan, si è aggiudicato i Golden Kela Awards (i premi più divertenti ed ironici, assegnati a quelle che sono considerate le più brutte produzioni bollywoodiane) per il peggior film del 2010 e per il peggior protagonista maschile del 2010 (Shah Rukh Khan). Si sa che dove c'è la gloria c'è anche qualche detrattore.
CURIOSITA'
SCHEDA DEL FILM
Cast:
Rizwan Khan - Shahrukh Khan
Mandira - Kajol
Sameer (Sam) - Yuvaan Makaar
Rizwan's mother - Zarina Wahab
Rizwan Khan (da bambino) - Tanay Chheda (Taare Zameen Par)
Zakir Khan - Jimmy Shergill (A Wednesday! )
Haseena Khan - Sonya Jehan Haseena Khan
Barack Obama - Christopher B. Duncan
Reese Garick - Kenton Duty
Mark Garrick - Dominic Renda
Sarah Garrick - Katie A. Keane
Mama Jenny - Jennifer Echols
Detective Garcia - Benny Nieves
Diretto da Karan Johar (Kabhi Alvida Naa Kehna)
Scritto da Shibani Bathija (Fanaa)
Musiche: Shankar Mahadevan, Ehsan Noorani and Loy Mendonsa (Taare Zameen Par)
Anno: 2010
Distribuito da: 20th Century Fox
AWARDS
2011 Filmfare Awards
Miglior resista - Karan Johar
Miglior attore - Shahrukh Khan
Miglior attrice - Kajol
2011 Zee Cine Awards
Miglior regista - Karan Johar
Miglior attore- Shahrukh Khan
Miglior cantante donna - Richa Sharma - "Sajda"
Miglior storia - Karan Johar e Shibani Bhatija
Miglior suono - Dileep Subramaniam
Best Marketed Movie
2011 Star Screen Awards
Miglior attore (giuria popolare) - Shahrukh Khan
Miglior direttore musicale - Shankar Ehsan Loy
Ramnath Goenka Memorial Award
6th Apsara Film e Television Producers Guild Awards
Miglior regista - Karan Johar
Miglior attore (giuria popolare) - Shahrukh Khan
Big Star Entertainment Awards
Miglior film - Dharma Productions
Migliore colonna sonora - Shankar Ehsan Loy
Oltre a questi riconoscimenti ed ad un notevole successo al botteghino, My name is Khan, si è aggiudicato i Golden Kela Awards (i premi più divertenti ed ironici, assegnati a quelle che sono considerate le più brutte produzioni bollywoodiane) per il peggior film del 2010 e per il peggior protagonista maschile del 2010 (Shah Rukh Khan). Si sa che dove c'è la gloria c'è anche qualche detrattore.
CURIOSITA'
- L'attore Christopher B. Duncan, che interpreta Barack Obama, aveva già impersonato il presidente USA ne The Tonight Show di Jay Leno.
- Il primo febbraio 2010, Kajol e Shah Rukh Khan, in occasione della promozione di My Name is Khan, sono diventati le prime star indiane a suonare la campana di apertura della borsa di New York. Ecco il video.
- Per approfondire il soggetto del suo film, Karan Johar ha intervistato Maxine Aston. Psicologa ed ex moglie di un autistico, è autrice di libri, quali The Other Half of Asperger Syndrome, che aiutano le coppie a capire ed affrontare la Sindrome di Asperger.
- Nel week-end di uscita My Name is Khan ha battuto tutti i precedenti record d'incasso di un film indiano all'estero.
Il sito ufficiale del film.
Aggiornamento del 04.11.10
Siamo felici di aggiungere che My Name is Khan è arrivato anche in Italia!
Il 31 ottobre è stato presentato alla quinta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma durante una serata eccezionale. La proiezione del film, infatti, è stata preceduta da un incontro con il baadshah di bollywood in persona, Shah Rukh Khan.
Per maggiori dettagli rimandiamo all'articolo SHAH RUKH KHAN AL FESTIVAL DI ROMA: RASSEGNA STAMPA E VIDEO.
Ricordiamo inoltre che Il Mio Nome è Khan uscirà nei nostri cinema il 26 novembre prossimo.
Qui il trailer in italiano.
E' stata pensata dal regista stesso una versione del film recitata in inglese e più corta di 35 minuti per il pubblico americano. E' proprio questo adattamento che arriverà anche in Italia.
Karan Johar ha fatto un ottimo lavoro, riuscendo, nonostante i tagli, a rispettare la compattezza e l'essenza del film. Il nostro gusto personale, però, ci fa preferire la versione più lunga.
Aggiornamento del 03.01.11
Da oggi è a disposizione nel nostro blog un'ampia rassegna stampa dedicata a Il Mio Nome è Khan.
Aggiornamento del 16.05.11
Dal quattro maggio scorso è disponibile il dvd italiano di My name is Khan.
Per saperne di più.
Il 31 ottobre è stato presentato alla quinta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma durante una serata eccezionale. La proiezione del film, infatti, è stata preceduta da un incontro con il baadshah di bollywood in persona, Shah Rukh Khan.
Per maggiori dettagli rimandiamo all'articolo SHAH RUKH KHAN AL FESTIVAL DI ROMA: RASSEGNA STAMPA E VIDEO.
Ricordiamo inoltre che Il Mio Nome è Khan uscirà nei nostri cinema il 26 novembre prossimo.
Qui il trailer in italiano.
E' stata pensata dal regista stesso una versione del film recitata in inglese e più corta di 35 minuti per il pubblico americano. E' proprio questo adattamento che arriverà anche in Italia.
Karan Johar ha fatto un ottimo lavoro, riuscendo, nonostante i tagli, a rispettare la compattezza e l'essenza del film. Il nostro gusto personale, però, ci fa preferire la versione più lunga.
Aggiornamento del 03.01.11
Da oggi è a disposizione nel nostro blog un'ampia rassegna stampa dedicata a Il Mio Nome è Khan.
Aggiornamento del 16.05.11
Dal quattro maggio scorso è disponibile il dvd italiano di My name is Khan.
Per saperne di più.