18 gennaio 2023

HIT THE FIRST CASE


HIT The first case è un film in lingua telugu distribuito nel 2020. Ai tempi l'avevo visto, ho ricordi un po' confusi, però lo avevo incluso nell'interminabile lista dei titoli da recensire (non vivrò abbastanza), e ciò significa che non mi era del tutto dispiaciuto.
Questa pellicola è il remake ufficiale hindi diretto dallo stesso regista. Rajkummar Rao regala un'interpretazione da manuale in un ruolo forse inedito per lui. Il suo Vikram è preciso e vulnerabile, tormentato da ricordi tragici e da stress post traumatico. Il problema è che è l'unico personaggio approfondito dalla sceneggiatura. Gli altri sono solo di contorno. Il peggiore è l'assassino, le cui motivazioni, diverse da quelle più plausibili narrate nell'originale telugu, qui suonano fumose e ridicole. 

Nel complesso il film si lascia guardare, eppure qualcosa non funziona. Il ritmo è sostenuto ma la narrazione non abbastanza fluida. Temo sia la regia, non la sceneggiatura, l'anello debole della pellicola. Alcune sequenze sono girate in modo piatto per non dire dilettantesco. Alcuni dettagli sono innestati nella trama con scarsa naturalezza, allo scopo di mostrare un progressismo superficiale e non interiorizzato. Le interpretazioni del cast di supporto sono spente - Dalip Tahil escluso. Per fortuna Rao è quasi onnipresente, e il suo talento salva un film che intriga anche se non affascina.

TRAMA

Vikram è uno stimato agente della squadra omicidi (Homicide Intervention Team) di Jaipur. Purtroppo soffre di una forma seria di disturbo da stress post traumatico che gli causa problemi cardiaci. La psicologa della polizia minaccia di informarne i superiori. Vikram si convince a concedersi una vacanza, durante la quale, però, la sua fidanzata Neha, agente della scientifica, viene rapita.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* Vikram ascolta Billie Holiday. In vinile, signori, in vinile.

RECENSIONI

Film Companion:
'The (...) inspector is so terse that the film he occupies (...) looks like a six-episode crime series streaming at 2.5x speed on an OTT platform. There are no pauses in HIT The first case - not between action and reaction, motion and emotion, idea and execution, question and answer, love and loss. Characters speak like they're memorising lines: robotic, brisk, unfeeling. (...) Most police procedurals take too long to come to the point. But HIT hurtles towards the end of every scene in such a tearing hurry that it overshoots the point, reaches outer space and makes the final twist of a whodunit look like a speck of campy nothingness. The style is the film's (literal) reading of pace and tension. If a narrative isn't compact enough, just remove the transitions. (...) Maybe it's designed to make the viewer feel like the cop chasing clues - costantly one step behind. (...) Once you get past this no-nonsense treatment (you must likely won't), HIT is still incredibly strange. (...) The intent is to show a man evolving during the course of the case. But very little of this actually comes through. (...) Vikram's wokeness is window dressing for a premise that collapses into its own regressive black hole. His deadpan dialogue delivery - which has more to do with the film's physical speed than the character's mental numbness - does a disservice to Rajkummar Rao, who looks like he's aching to have at least one non-scowling moment. Or at least one scene where the camera just lingers on him for more than two seconds. Rao is good enough to frame the film's constraints as Vikram's brooding persona, but there's only so much he can do before the writing outruns its own characters'.
Rahul Desai, 15.07.22

Rediff: ***
'Rajkummar Rao can make anybody look inadequate around him. It’s this inexplicable power he wields on screen that jumps out extra in roles of complexity and authority. I found this mesmeric attribute of his artistry at peak power in HIT The First Case'.
Sukanya Verma, 15.07.22

Cinema Hindi: *** (sono stata un po' generosa, plagiata dal fascino di Rajkummar Rao)
Punto di forza: Rajkummar Rao
Punto debole: parzialmente la regia e la sceneggiatura, il finale, il personaggio di Sheela meritava un approfondimento (o una migliore definizione).

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Rajkummar Rao - Vikram, poliziotto
* Akhil Iyer - Rohit, poliziotto e amico di Vikram
* Sanya Malhotra - Neha, agente della scientifica, fidanzata di Vikram
* Dalip Tahil - Ajit, superiore di Vikram
* Shilpa Shukla - Sheela, sospettata

Sceneggiatura e regia: Sailesh Kolanu
Colonna sonora: Mithoon, Manan Bhardwaj
Fotografia: S. Manikandan
Montaggio: Garry BH
Anno: 2022

CURIOSITÀ

* Il film telugu HIT The second case, sempre scritto e diretto da Sailesh Kolanu, è stato distribuito nel dicembre 2022 e ha conseguito un lusinghiero successo al botteghino. Non è un sequel, e costituisce il secondo titolo del cosiddetto Hitverse.
* Riferimenti all'Italia: Neha possiede un frigorifero SMEG.

GOSSIP & VELENI

* Non ho capito bene il motivo del litigio dei tutori di Preeti col poliziotto. [Spoiler] Vikram che riconosce il meccanico dalla foto sfocatissima sfiora la fantascienza.

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