05 agosto 2019

MARD KO DARD NAHI HOTA


Erano secoli che non mi capitava un film così originale.
Sparato da un cannone, l'esilissimo soggetto si trasforma in uno scoppiettante fuoco d'artificio, e segue una direzione imprevedibile, tutta sua. La burlesca sceneggiatura fa il solletico e schizza via prima che Vasan Bala possa acchiapparla. La narrazione procede a briglia sciolta: se le stai dietro, bene, altrimenti son cavoli tuoi. E quando si stufa del paesaggio o della compagnia, una bella inversione a U e la storia torna indietro, ci riprova, prende scorciatoie, sfreccia in verticale, a testa in giù. Una secca scena d'azione? Ma te la propino come fosse un volteggiante balletto classico. Il montaggio ha preso il giusto ritmo? Ma te lo impallo all'istante con un fermo immagine e non ti si alza la pressione. La trama fila che è un piacere? Ma ti spremo fuori il protagonista così ci puoi conversare e magari anche prendere un caffè. La colonna sonora è spumeggiante. I personaggi si divertono da matti e li vorresti subito come migliori amici. Le pupille ti roteano, le orecchie fumano, ti trasformi in un cartone animato, e non vedi l'ora di abbandonare il divano e tuffarti nello schermo, balzar giù dai tetti, avvitarti, menare a destra e a manca, senza un graffio, senza un ahia. Che meraviglia, la vita, rappresentata in Mard Ko Dard Nahi Hota.

Il cast è uno spettacolo. Attori principali, di supporto e comparse. Stre-pi-to-si. Intendo rapire il piccolo Sartaaj Kakkar (informate la madre) e, se non gli viene conferito il National Award, nell'universo qualcosa non torna. Le esilaranti sequenze che lo vedono protagonista, timido ma indomito (e comicamente rassegnato) supereroe in formato mignon, sono geniali. Abhimanyu Dassani può esser fiero per la vita del suo stellare debutto, a cui ha donato tutto se stesso. La super sorprendente Radhika Madan si produce in una super performance da far schiattare d'invidia le colleghe più famose. Il brillante Mahesh Manjrekar è uno spasso e una delizia. E Gulshan Devaiah mi ha stecchito con la sua incomparabile bravura: neanche mi ero accorta che interpretasse due ruoli (National Award pure per lui, grazie). I personaggi sono quanto di meglio poteva capitare a questi fortunati attori. Surya, il nonno, Mani: sdruciti supereroi ignari del loro potere ed emotivamente vulnerabili. Una storia al maschile nella quale è la supereroina a spiccare, grazie alla sua peculiarità e alla solida convinzione con cui Radhika la interpreta. 

MKDNH è un manifesto di autonomia filmica, una pellicola che fa letteralmente quello che le pare incurante del regista e del pubblico. Se i film si ribellassero ed invocassero il libero arbitrio, MKDNH sarebbe il loro leader. Caos? Macchè. Non una nota stonata. Il risultato è scintillante. Vasan Bala ha partorito uno scompiglio giocoso e arguto, vaporoso come zucchero filato, che quando non scatena il riso ruba sorrisi a manciate. Vasan Bala è un Rajkumar Hirani alla seconda. E il suo MKDNH un allegro fumetto i cui personaggi, malinconici e gioiosi insieme, entrano trafelati nel nostro mondo lasciandosi alle spalle un nuvolone di polvere. MKDNH è inverosimilmente caldo, dolce come un buffo ricordo. Ci cattura con i suoi improbabili tafferugli, le sue vicende strampalate, la sua vena demenziale, il suo boh-non-so-che-razza-di-film-sono, e il suo delirante spirito anarchico. Perchè MKDNH è puro, desificato pulp (punk?). Una pellicola sovversiva che, con ruvida bonomia, accartoccia le nostre aspettative e ci stupisce ad ogni fotogramma, ad ogni battuta. Davvero non sai cosa cacchio succederà, l'attimo dopo. Nel dubbio, teniamoci forte (e intanto godiamocela).

TRAMA

Surya è un supereroe ma non lo sa. Adora il nonno, sopporta il padre, ama teneramente la tostissima Supri, che è una supereroina ma non lo sa. Anche Mani è un supereroe e non lo sa. Adora Supri, sopporta il fratello, ama il karate. Supri viene abbandonata e abbandona. Surya è costretto ad abbandonarla ma torna. Tutto è bene quel che finisce bene, almeno sino alla prossima esaltante scazzottata.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* State scherzando? Come faccio ad estrapolare qualche episodio da un film a cui voglio bene? Se proprio dovessi scegliere, con la pistola di Jimmy puntata alla nuca, direi forse la scena dello spicchio d'arancia. Stupidissima ma mi fa ridere a più non posso.

RECENSIONI

Hindustan Times: ****
'Mard Ko Dard Nahi Hota is an ode to joy, a celebration of the cassette-tapes its maker has been brought up on. (...) MKDNH is the movie Farah Khan would have made if she had a thing for Bruce Lee. That analogy goes deeper than love for screen silliness, mind you, since Bala’s comedy is also a precisely choreographed one. Bala is a distinctive filmmaker with immediately identifiable style, and if I were Hrithik Roshan, I’d be calling him up right now to give him the reins to my superhero character. This man deserves to be controlling a franchise. Finally, we have a Hindi action film with set-pieces and fight-scenes well worth rewinding. (...) Surya’s story could be a standard-issue revenge saga, but it isn’t just the story of one boy prone to dehydration. It is a story of The Girl, fearless and determined while refreshingly unsure about how smart she is and what she can make of herself. It is the story of Surya’s irrepressible grandfather, always in his corner. It is the story of twin brothers, who grow into opposing clichés - a superhero and a villain. (...) The film has a rightly grungy texture, highlighted by its consciously unspectacular Bombay locations. (...) The music is excellently picked and very catchy, working even better because of editor Prerna Saigal’s rhythmic cuts, driving the narrative forward dynamically. (...) Abhimanyu Dassani is perfect as Surya, making an impressively limber debut with a stoic curiosity - with the blankness appropriate for someone who doesn’t know physical pain. He’s forever wide-eyed and, by not reacting to popped bones or bleeding palms, makes us wince on his behalf. (...) Radhika Madan is a fantastic Supri, and the Pataakha actress shines in a role that allows her to literally expand Surya’s world. (...) Like all the truly great action films, this is also a love story. Between woman and man, yes, but also between fan and film, between a maker and his martial mentors. References abound. From Bruce Lee’s iconic 1971 red jumpsuit to George Lucas’s cult film from the same year, from Kundan Shah to a Kamal Haasan comedy about lookalikes, to say nothing of many, many martial arts and action references, all woven cleanly into this fourth-wall breaking joyride. MKDNH, frequently filmed in affectionate and glorious slow motion, is a salutation. It is also a reassurance. Video may once have killed the radio star, but as long as films like this can be made and played, over and over, videos aren’t going anywhere. Their influence lasts, as the prints inside our head stay pristine. They live'.
Raja Sen, 22.03.2019 

Cinema Hindi: *****
Punto di forza: tuttotuttotutto, perchè è un film che merita tantotantotanto
Punto debole: -

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Abhimanyu Dassani - Surya
* Radhika Madan - Supri
* Sartaaj Kakkar - Surya bambino
* Riva Arora - Supri bambina
* Gulshan Devaiah - Karate Mani/Jimmy
* Mahesh Manjrekar - nonno di Surya
* Jimit Trivedi - padre di Surya

Regia e sceneggiatura: Vasan Bala
Colonna sonora: ***** Karan Kulkarni. Passeranno secoli prima che verrà composta un'altra colonna sonora così pazzesca. Nel frattempo, godiamoci i video dei brani Life Mein Fair Chance Kiska (stratosferico: *****), Kitthon Da Tu Superstar, Rappan Rappi Rap.
Traduzione del titolo: l'uomo che non sente dolore
Anno: 2019 (distribuzione in India)
Awards: premio del pubblico, sezione Midnight Madness, al Toronto International Film Festival 2018. MI ASPETTO NATIONAL AWARD A PIOGGIA, MI SENTITE??

CURIOSITA'

* Il titolo del film è preso in prestito da una battuta contenuta in Mard, pellicola del 1985 di Manmohan Desai, interpretata da Amitabh Bachchan: Jo mard hota hai usse dard nahi hota. Nel remake in lingua tamil Maveeran, a guidare il cast è Rajinikanth.
* Il film che Surya bambino guarda a ripetizione è Geraftaar, sempre del 1985, e sempre interpretato da Amitabh Bachchan. Nel cast anche Kamal Haasan e Rajinikanth. 
* Riferimenti a Bollywood: moltissimi, mi limito a citare Mr. India.
* Film che trattano lo stesso tema: non l'ho purtroppo ancora visto, ma credo che Local Kung Fu, in lingua assamese, diretto da Kenny Deori Basumatary, possa essere considerato allo stesso selvaggio livello di MKDNH.

GOSSIP & VELENI

* Riassumendo (per Babbo Natale): più soldi a Vasan Bala per realizzare altri film così; più film a Abhimanyu Dassani, Radhika Madan e Gulshan Devaiah (ma anche al piccolo Sartaaj Kakkar); più colonne sonore a Karan Kulkarni; award come se grandinasse; magari un distributore italiano dagli orizzonti ampi (e una traduzione dei dialoghi e un doppiaggio adeguati). Grazie.

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