24 luglio 2019

K E S A R I



Questo testo non è una recensione, solo un insieme di dati da conservare in archivio.
Kesari mi ha scosso tantissimo, non riesco ad infliggermi una seconda visione (come abitualmente faccio, se posso, prima di recensire), nè credo di essere abbastanza lucida da poter esprimere un giudizio.
Il film si ispira ad un sanguinoso evento storico, e, per la metà o forse più, rappresenta con notevole efficacia una mostruosa, interminabile carneficina. All'ennesimo morto squartato, ho avvertito un click mentale: il cervello è entrato in modalità stand-by prendendo le distanze dalla bestialità infernale che mi scorreva davanti agli occhi. L'addestramento pluriennale a base di truculento horror è servito a ben poco.

Ricordo scenari naturali meravigliosi, un intrepido Akshay Kumar, turbanti impegnativi, pesante retorica, personaggi inglesi meno odiosi del solito, due galli che si godono un improvvisato spettacolo di wrestling, qualche significativo episodio di solidarietà, una battuta intelligente ('Perchè coinvolgi Dio in queste faccende umane di guerre e sangue?'), una commovente galleria di immagini a massacro concluso. E poi morti, morti, morti, a decine, a centinaia, a migliaia. Sventrati, sgozzati, trafitti, maciullati. Sempre di più. Senza interruzioni. E ancora e ancora e ancora.
Un'esperienza agghiacciante che non desidero ripetere. Per riacquistare la serenità ora mi sparo una bella saga di zombie. 

TRAMA

Tutti ammazzano tutti.

ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE

* L'immagine del soldato sikh infilzato da un nugolo di spade.

RECENSIONI

Hindustan Times: **
'The film looks large, but doesn’t make a sufficient impact. (...) Most of the action is unmemorable, sadly. There is much bloodlust and regrettably little warcraft'.
Raja Sen, 29.03.19

Mid-Day: ***
'First off, this might well be actor Akshay Kumar's finest performance ever. And this has much to do with an earthy, true-blue, proud Punjabiness that he exudes in his natural persona that translates so seamlessly on to the big screen. (...) And that's tall compliment for a superstar, currently at the brightest phase of his career, who for years since he made his debut was condescendingly dismissed as woodwork - chiefly for the kind of work he starred in, of course. Kumar (...) over the past few years, has upped his game to a point that you can't tell one character of his from the next (...), naturally generating curiosity in ways that Aamir Khan has been capable of. Surely there are other contenders too, but hardly as prolific'.
Mayank Shekhar, 21.03.19

Cinema Hindi: -
Punto di forza: gli scenari naturali, Akshay Kumar
Punto debole: l'incontrollata barbarie

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Akshay Kumar - Ishar Singh
* Parineeti Chopra (special appearance) - moglie di Ishar

Regia: Anurag Singh
Sceneggiatura: Anurag Singh e Girish Kohli
Colonna sonora: Tanishk Bagchi, Arko Pravo Mukherjee, Chirantan Bhatt, Jasbir Jassi, Gurmoh, Jasleen Royal
Traduzione del titolo: zafferano, il colore del turbante indossato da Ishar durante la battaglia
Anno: 2019

CURIOSITA'

* Nel 1897 21 soldati sikh dell'esercito anglo-indiano affrontarono coraggiosamente l'attacco di una moltitudine di guerrieri afgani (da 6.000 a 10.000). I morti furono circa 200. Fonte: Wikipedia.
* Salman Khan inizialmente era parte del progetto in qualità di produttore, poi se l'è data a gambe.
* Pare che il regista Rajkumar Santoshi abbia definitivamente abbandonato la realizzazione di un film sugli stessi eventi storici narrati in Kesari. Il protagonista scritturato da Santoshi era Randeep Hooda, che accenna al progetto in questa magnifica intervista pubblicata da Film Companion il 2 luglio 2019.

GOSSIP & VELENI

* Sbaglio o uno dei tiratori scelti afgani ha lo smalto sulle unghie??
* Kesari ha pure incassato bene al botteghino. I miei amatissimi indiani stanno diventando troppo sanguinari. Dov'è finito l'entusiasmo per i girotondi intorno agli alberi?

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