Prabhu Deva è un bell’uomo, recita con impegno, danza come un dio e sta diventando un ottimo regista, lo stile delle sue pellicole può non piacere a tutti ma gli incassi e la qualità globale zittiscono anche le malelingue più agguerrite. Dopo il trionfo maschio di Wanted, il delizioso romanticismo di Nuvvostanante Nenodattana e l’atmosfera parigina di Engeyum Kadhal, l’artista tamil baciato da Tersicore si cimenta in una nuova versione del successo telugu di SS Rajamouli: Vikramarkudu, già oggetto di svariati remakes nelle cinematografie indiane del Sud. Riuscirà il talentuoso uomo di spettacolo a stupire il pubblico pur partendo da una storia ipersfruttata e non sua? La risposta è SI.
TRAMA
Shiva (Akshay Kumar), astuto e irresistibile truffatore, scopre di essere il sosia di un coraggioso ufficiale di polizia, Vikram Rathore
(Akshay Kumar) giustiziato da un gruppo di banditi in una remota località
rurale. Per Shiva è il momento di dimenticare i suoi giochi romantici con la
bella Paro (Sonakshi Sinha) e la sua vita di espedienti per continuare ciò che
il suo sosia aveva iniziato: sbarazzarsi del sadico capobanda e di tutti i suoi
scagnozzi.
Rowdy Rathore è intrattenimento, è energia, è un lungo e
divertente delirio da pop corn. Eroi
baffuti e lotte coreografate, battute urlate con enfasi da ripetere a memoria, balli sfrenati e personaggi simpatici, una
storia tipicamente masala un po’ Sholay e un po’ Dabangg che possiede tutti gli ingredienti per
entusiasmare e saziare i suoi spettatori. A confermare il successo commerciale della nuova svolta
“sudista” del cinema di Mumbai RR colleziona incassi spettacolari, i conti
della SL Bhansali films ritornano a girare in attivo dopo due flop duri da
digerire. L’uomo che nel 2009 ha ridisegnato la carriera di Salman Khan non smentisce il
suo intuito infallibile e capisce che il ruolo interpretato da Ravi Teja in
Vikramarkudu potrebbe adattarsi perfettamente alla personalità giocosa di Akshay Kumar.
Il film è guidato da musiche, canzoni e coreografie sempre originali ma con evidenti influssi tolly – kollywoodiani, si tratta uno show vistoso affidato a più
protagonisti:
* Il ruggente
Akshay “The Khiladi” Kumar . L’ attore torna a vestire la divisa, si
diletta in un mix dei suoi cavalli di battaglia, commedia e azione, ripropone
la stessa autoironia di Ravi Teja, reinterpreta la mimica e la camminata del
famoso attore telugu e la unisce al suo fascino da macho un po’ svampito che rende più sexy e invitante il personaggio.
* Le curve, il brio e il sorriso di Sonakshi Sinha. Due anni dopo il ciclone Dabangg Sonakshi
ritorna sullo schermo con un ruolo da village belle altrettanto vivace e
sensuale. In questi due primi film di
debutto l’attrice si propone come la risposta bollywoodiana all’eroina
spontanea del cinema tamil, i cui atteggiamenti possono essere sia
femminili e provocanti che chiaramente mascolini.
*L’energia di Prabhu Deva.
L’acuto stratega conosce il pubblico e sa come farlo divertire
portando sullo schermo una storia
rocambolesca, gioiosa, elettrica e ricca di movimento.
*La musica di MM Keeravani. Malgrado il nome del compositore sia
clamorosamente assente nei titoli di apertura
è lui il vero creatore del tormentone “Chinta Ta Ta Chinta Chinta” senza il quale Rowdy Rathore non sarebbe lo
stesso.
* SS Rajamouli e il suo Vikramarkudu. E’ stato il regista
di Magadheera e Eega a gettare le basi del film (che già nella sua priva
versione aveva un suo perché) a lasciare
la traccia dei dialoghi, delle situazioni, dello stile generale e del suo mood.
RR è opera sua quanto lo è di Prabhu Deva. Al nuovo creatore va il merito di aver migliorato notevolmente
il materiale di partenza, spezzando i tempi morti e avvolgendolo in una
confezione furbissima effetto dinamite.
*Le numerose locandine pittoriche.
Finalmente il Cinema Hindi mostra di non aver dimenticato una delle sue
caratteristiche più affascinanti, le locandine pubblicitarie dipinte a mano, ora quasi completamente messe da parte dal
digitale ma divenute oggetto di culto per cinefili e collezionisti. La scenografia del brano “Chinta Ta Ta
Chinta” rende omaggio ad alcuni spettacolari poster artistici del passato e del presente.
Il mio giudizio sul film : **** 4/5
ANNO : 2012
REGIA : Prabhu Deva
CAST:
Akshay
Kumar …………………… Shiva / Vikram Rathore
Sonakshi
Sinha …………………… Paro
Nasser ………………………… Baapji
Paresh Ganatra ………………….. 2G
Jayant Gadhekar …………… Bhima
Apparizioni speciali di Kareena Kapoor , Vijay e Prabhu Deva
nel brano “Chinta Ta Ta Chinta”
Maryam
Zackaria, Shakti Mohan & Mumai Khan ……………. Danzatrici nel brano “Are Pritam Pyare”
PRODOTTO DA : SL Bhansali , Ronnie Screwvala
COLONNA SONORA : Sajid
- Wajid & MM Keeravani
PLAYBACK
SINGERS: Sajid, Wajid, Shreya Ghoshal, Mika
Singh, Mamta Sharma, Saroj Sami, Kumar Sanu, Javed Ali
COREOGRAFIE : Prabhu Deva
QUALCOS’ALTRO:
Gli incassi di Rowdy Rathore sono stati tra i più alti della
storia del cinema hindi, il film ha fatto saltare Akshay Kumar ancora una volta
nell’olimpo del 100 Crore Club, alla cui vetta siede ancora indisturbato 3Idiots. Leggi anche Bollywood 100 Crore Club, Articolo di Cinema Hindi pubblicato nella sezione Breaking News.
Il regista SS Rajamouli parla di Rowdy Rathore. Testo di Ifilmish.com
Prima di RR sono stati realizzati altri due remakes di
Vikramarkudu (originalmente interpretato da Ravi Teja e Anushka Shetty e uscito
in lingua telugu nel 2006) Nel 2009 è stato completato il remake kannada Veera Madakari con con Sudeep e Ragini Dwivedi, nel 2010 il remake tamil, Siruthai, protagonisti Karthi Sivakumar e Tamannah. Il remake in lingua bengali è intitolato Bikram Singha (2012), nel cast Prosenjit Chatterjee e Richa Gangopadhyay.
Il video del brano "Dhadang Dhang" è stato girato in varie località del Karnataka: Hampi, Royagopura, Bangalore e Mysore (Lalitha Mahal).
Rowdy Rathore : Recensioni e interviste. Articolo pubblicato da Cinema Hindi nella sezione Breaking News India.
Nessun commento:
Posta un commento