07 aprile 2019

THUGS OF HINDOSTAN



Thugs of Hindostan non è un prodotto eccelso, ma mi sfuggono le ragioni della tiepida accoglienza manifestata dal pubblico in sala, quello stesso pubblico che in precedenza aveva premiato l'altrettanto deludente Dhoom 3, sempre diretto da Vijay Krishna Acharya, e sempre interpretato da Aamir Khan. Alla fine TOH è solo un film d'avventura per ragazzi (forse non era questo il target previsto?), arricchito da un innesto simil-piratesco che mi ha ricordato per certi versi la saga di Sandokan, e imperniato sulla lotta contro lo strapotere della Compagnia delle Indie. 
La storia, nel suo complesso, vista (molto) dall'alto, non è male. L'idea c'è. Un pizzico di umorismo anche. E' chiaro che per lo spettatore adulto la grana è troppo grossa, e la trama è sfilacciata e non sufficientemente articolata. TOH manca del giusto ritmo. Viene concesso ampio spazio al personaggio di Firangi a discapito di Azaad e Zafira, le cui vicende di eroismo e ribellione dovrebbero invece costituire l'ossatura della narrazione. Oltre a questo, a mio parere il difetto maggiore è nell'assoluta incongruità fra il fiume di denaro trasfuso nel progetto e il modesto risultato in termini di effetti speciali e di scene d'azione. 

In TOH Amitabh Bachchan appare poco in forma, e nei combattimenti sembra sofferente. Per fortuna alcuni indimenticabili primi piani ci ricordano il calibro - e il fascino - dell'attore. Il suo personaggio, Azaad, è concepito su scala epica: è puro, invincibile, quasi immortale. Firangi, al contrario, è l'apoteosi della dozzinalità, non manca di ironia, ma non suscita empatia. E' più realistico di Azaad, più sfaccettato, eppure meno caldo. Aamir Khan si impegna per renderlo divertente, anche se l'attore risulta decisamente più convincente nelle (poche) scene drammatiche. 

Per quanto traballante, TOH si può guardare. Le stiracchiature e le ripetizioni mi hanno annoiata, ma ho apprezzato la temerarietà di cimentarsi in un genere poco esplorato nel cinema indiano. 
Sono magnanima, sì. Non aver visto nessun capitolo dei Pirati dei Caraibi aiuta.

TRAMA

Di certo c'è solo la morte. Firangi, un n-giochista di prima classe, aggiunge il tradimento. Azaad crede invece nella libertà, e niente e nessuno può fargli cambiare idea nè fermarlo. La Compagnia delle Indie ingoierà voracemente il subcontinente, ma intanto Azaad - con la collaborazione del riottoso Firangi - si prende qualche soddisfazione.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* I magnetici primi piani di Amitabh Bachchan. Una leggenda. Un Dio.

RECENSIONI

Hindustan Times: *
"It takes a lot to make pirates boring. Without a doubt, Thugs Of Hindostan is a whole lot of movie - the biggest budget Yash Raj production of all time, the first film to star both Amitabh Bachchan and Aamir Khan - and yet this giant period epic turns out to be feeble, formulaic and entirely forgettable. Directed by Dhoom 3’s Vijay Krishna Acharya, here is a film so dull and unoriginal that it can only inspire the shrugs of Hindustan. (...) The plot is so childish I fear the Yash Raj writing room may be an illegal sweatshop. This film, alongside Ashutosh Gowarikar’s painful Mohenjo Daro, may - alarmingly enough - make a strong case for leaving historical Hindi hysterics to Sanjay Leela Bhansali, who understands scale and pageantry. Acharya shoots far too much action in slow-motion, from swordsmen swinging on conveniently placed vines to collapsing mothers, amping up the frames per second to disguise the lack of storytelling craft. Nearly three hours long, TOH is a film hardly ever larger, but certainly slower than life. (...) Firangi is one of Khan’s most unremarkable characters, a rogue free of charisma or cleverness, with barely a line worth remembering. This is principally why TOH sinks. It prioritises size over smarts, set-pieces over the script. The size, too, is unimpressive, with cardboard-y visual effects, poor rope-physics, haphazard continuity and decks of ships that look too small, but all that could have been forgiven - a $ 41 million budget wouldn’t go far in Hollywood - if the film gave us characters worth caring about or laughing with. Set-pieces matter, but adventure films become special because of the lines we end up quoting and the protagonists we cheer. Instead we have Khan-in-kajal, alongside a gruff and grizzly Bachchan, weighed down by armour and cliché (...). The girls have it worse. Fatima Sana Shaikh, who was so good in Dangal, plays a princess who doesn’t have a line for the first hour (...). Shaikh doesn’t bring much to the part, and when she does speak, she does it flatly enough to justify her lack of lines. (...) I may be old school, but I believe pirate movies need to have eye-patches. This one doesn’t, and that’s a shame. The viewing experience would have been hugely improved. I should have gone in wearing two".
Raja Sen, 09.11.18
Recensione integrale (è molto divertente e vi consiglio di leggerla)

Cinema Hindi: *** (perchè lo considero un film per ragazzi)
Punto di forza: Amitabh Bachchan e Aamir Khan
Punto debole: il montaggio; il peso eccessivo del personaggio di Firangi rispetto ad Azaad e Zafira

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Amitabh Bachchan - Azaad
* Aamir Khan - Firangi
* Fatima Sana Shaikh - Zafira
* Katrina Kaif - Suraiyya
* Mohammed Zeeshan Ayyub - Shanichar

Regia e sceneggiatura: Vijay Krishna Acharya
Colonna sonora: Ajay-Atul (canzoni). Segnalo l'insolito brano Suraiyya, visualizzato da una buffa coreografia.
Anno: 2018

CURIOSITA'

* Durante le riprese a Malta, Aamir Khan si è concesso una vacanza in Italia (clicca qui).
* Aamir Khan si è occupato del montaggio della versione del film distribuita in Cina, più breve di 45 minuti, e con l'aggiunta di alcune scene, interpretate da Aamir, scartate nella versione indiana. 

GOSSIP & VELENI

* TOH verrà ricordato come il primo clamoroso passo falso nella catena di successi stellari inanellati da Aamir Khan dal 2006 in poi. E il 2018 verrà ricordato come l'anno della sconfitta - considerando le aspettative - al botteghino del regale triumvirato dei Khan: Salman Khan con Race 3 e Shah Rukh Khan con il delizioso Zero non hanno conquistato pienamente il favore del pubblico indiano. Brutto segnale. La fine di un'era?